Le varianti colpiscono anche i giovani 

La variante inglese del COVID-19 ha la capacità di diffusione più ampia e questo porta ad un maggiore coinvolgimento anche delle fasce giovanili. Tuttavia, al momento, i casi giovanili sono meno gravi e più rari perché i ricoveri continuiamo a contarli sulle dita delle mani. Non è possibile affermare che la nuova variante sia più patogena ma è certo che abbia una capacità di diffusione più ampia rispetto al ceppo originario. Questo comporta che fasce più ampie di popolazione si infettino e di conseguenza vengono coinvolti anche più i bambini ma in misura assolutamente ridotta rispetto agli adulti anziani e informa pauci o asintomatica. Due soltanto sono state le vittime di giovane età colpite dal covi d’che tuttavia erano già afflitte da patologie molto serie. Nonostante l’infezione sui giovani abbia effetti molto meno gravi rispetto agli adulti agli anziani, il divampante contagio all’interno delle strutture scolastiche ha portato ad allarmare il governo, che ha pertanto deciso di attuare misure anticontagio più restringenti, come ad esempio la chiusura delle scuole e con questa il ritorno alla DAD al 100%.

 

Di Francesca Piervitali

 

 

Fonte immagine https://www.corriere.it/salute/21_aprile_05/nuova-variante-giapponese-deve-spaventare-esperti-sono-ottimisti-53ec6a40-95f6-11eb-be24-00f922b4e853.shtml