Ciò che inferno non è

“Palermo, estate 1993. Federico, studente modello del Liceo Classico Vittorio Emanuele II, ha diciassette anni e un mare di domande. Ma ha anche un professore di religione speciale: Padre Pino Puglisi.

Con lui si troverà a scoprire “un’altra” Palermo, quella del quartiere Brancaccio, dei casermoni infernali di cemento, di Cosa Nostra; ma anche la città del coraggio e della speranza.”

Ciò che inferno non è: un romanzo delicato, appassionante, capace di emozionare. Alessandro D’Avenia dipinge una Palermo “sconosciuta” attraverso la storia di Federico, un ragazzo diciassettenne pieno di domande che intreccerà il suo percorso con quello di Don Pino Puglisi. In questo romanzo è narrata una lunga estate in cui il giovane protagonista prende consapevolezza di una realtà che non gli è mai appartenuta ma che esiste, e che, paradossalmente, gli dà la forza e la speranza di cambiare le cose.

Don Pino Puglisi, nato nel 1937 e morto nel 1993 ucciso da Cosa Nostra nel giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno, fu un sacerdote ed educatore che nel corso della sua vita lottò contro la mafia sottraendo i giovani ragazzi ed i bambini alla malavita.

Alessandro D’Avenia con questo romanzo ridà vita ad un uomo straordinario che si dedicò all’impegno evangelico e sociale e che non si arrese davanti alla violenza e alla desolazione ma che lottò contro la paura, e che è stato capace di riconoscere anche nella malvagità, nella pochezza e bassezza dell’uomo “ciò che inferno non è”.

 

Articolo di Arianna D’Agostino, 2I