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Intervista a mia sorella sul ruolo della donna nella società

Ho deciso di intervistare mia sorella Martina su come vive nella società il suo ruolo di donna. Ho scelto lei perché è una donna giovane, ma comunque adulta e ho pensato che potesse rappresentare al meglio una grande categoria di donne che si possono riconoscere in lei e nelle sue esperienze.

Io: hai mai ricevuto frasi derisorie o sei stata definita attraverso degli stereotipi solo perché sei una donna?

Martina: si, ad esempio a me è sempre piaciuto il calcio e mi sono sempre trovata a discutere o comunque difendere la mia passione perché mi veniva detto che in quanto donna non potevo parlare di calcio. Mi hanno sempre detto che è uno sport maschile e che essendo donna non potevo capirne quanto un uomo. Invece per gli stereotipi, spesso ho sentito dire “sei donna dovresti pulire tu” oppure “torna in cucina” come se il ruolo della donna fosse solo questo.

Io: hai mai ricevuto avances indesiderato o vere e proprie molestie da parte di un uomo?

Martina: una volta tornando a casa di sera, si è avvicinato un uomo ubriaco che ha cominciato a toccarmi e a strattonarmi, la cosa che però mi ha colpito di più non è stato il gesto in sé, ma soprattutto la non reazione di altri due uomini davanti che non mi hanno aiutata ma sono rimasti a guardare. Per fortuna l’uomo era abbastanza ubriaco e sono riuscita a spingerlo e sono arrivata correndo a casa, che fortunatamente era vicino.

Io: ti hanno mai proibito di vestirti in un certo modo o di avere atteggiamenti diversi in pubblico diversi perché ritenuti non adatti in quanto donna?

Martina: Si, a volte anche proprio la famiglia me lo ha proibito, non tanto per vietarmi qualcosa ma per “proteggermi” da eventuali situazioni. Ad esempio se esco con una gonna di sera mi viene ribadito che potrebbe succedermi qualcosa o magari di cambiarmi per evitare il pericolo. Da una parte capisco la protezione della mia famiglia perché queste cose sono all’ordine del giorno purtroppo, ma dall’altra dovremmo smettere di normalizzare questo tipo di atteggiamenti nei confronti delle donne solo perché vestite in un certo modo. Oppure in altre situazioni mi sono sentita dire di essere più educata e femminile per dei miei atteggiamenti che alcune persone vedono come maleducati da parte di una donna, mentre ho visto uomini avere il mio stesso comportamento non essere giudicati.

Io: ti senti sicura ad uscire da sola di sera o anche solo a passeggiare da sola per strada?

Martina: no non mi sento tranquilla in qualsiasi momento della giornata perché non succede solo di sera, io sono una persona che prende spesso i mezzi per uscire e mi è successo spesso di ricevere apprezzamenti e non sapere come comportarmi o in situazioni più gravi ti si avvicinano, ti parlano e ti seguono, magari in quel momento dove sei da sola e soprattutto da persone estranee non fa piacere ricevere certi commenti, ti trovi in uno stato di imbarazzo e ansia. Quando cammino molte volte mi trovo a guardarmi dietro perché mi viene spontaneo pensare che qualcuno, soprattutto di sera, possa seguirmi e vorrei uscire da questo stato d’ansia ed essere più tranquilla.

Io: ti è mai capitato di incontrare un ragazzo, che successivamente è diventato il tuo ragazzo per mesi o anni e che con il tempo è diventato sempre più geloso o possessivo o di aver subito violenza psicologica?

Martina: sono stata molti anni con un ragazzo quando ero un adolescente, avevo 14 anni, ha iniziato con frasi come “se esci con le tue amiche togli tempo a me” ed io ingenua ed innamorata non capivo magari che un rapporto non dovrebbe essere così. Piano piano quindi ho iniziato a vedere di meno le mie amiche, avevo un migliore amico, che comunque ora non sento più perché quando stavo con questa persona nascevano continue discussioni perché eravamo in classe insieme e passavamo molto tempo insieme, così ho chiuso i rapporti anche con questo mio amico. Era molto possessivo a tal punto che si infastidiva se ad esempio pubblicavo una foto sui social dove ero da sola, mi fece creare un profilo insieme e aveva anche tutte le password dei miei account. Dopo tanto tempo che vivevo questa situazione mi si è anche rivoltata contro perché essendo questa la mia quotidianità, pensavo che tutto ciò fosse ormai normale. Una volta liberata da questo peso, perché ormai non era più una relazione, ho capito quanto sia importante vivere una relazione tranquilla e basata sul rispetto reciproco, però ho ricominciato da capo e ora vivo una relazione bellissima da ormai due anni.

Francesca Moschitti