Smartphone, “l’invenzione del secolo”

Per molti è l’invenzione del secolo, per altri la disgrazia delle nuove generazione, come ha influito l’ingresso degli smartphone nelle nostre vite?

Lo smartphone come noi lo conosciamo nasce appena 14 anni fa, con il lancio sul mercato del primo Iphone da parte di Apple, ma sappiamo bene che questo deriva da un “evoluzione” del tradizionale telefono, il cui unico scopo era quello di mantenere in contatto persone distanti. Ma nell’arco di poco meno di un ventennio la tecnologia ha permesso di trasformare il telefono in un vero e proprio “computer portatile”.
Avevamo bisogno, dunque, di così tante funzionalità “compresse” in una scatoletta metallica? Difficile rispondere, sicuramente, andando a ritroso, difficile pensare la reale necessità di tali funzioni. Inizialmente (come anche oggi del resto) ogni novità mirava per lo più a generare lo stupore negli occhi del cliente, spingendolo all’acquisto del prodotto, ma a differenza di vent’anni fa, oggi ciò che prima era un accessorio, sembra essere necessità. Infatti oggi viviamo letteralmente connessi ad internet e lo sviluppo tecnologico sembra volersi spingere verso una crescente sostituzione di ciò che ci circonda con soluzioni “smart”. Ciò si traduce nella creazione di un vero e proprio ecosistema, al centro del quale vi è proprio lo smartphone, basti pensare alle innumerevoli volte che grazie all’uso di un app possiamo gestire innumerevoli dispositivi. Da ciò si evince bene come ad oggi è quasi difficile poter immaginare una vita senza smartphone. Questo piccolo attrezzo, in pochi anni è riuscito a diventare parte di noi. Certo, non è tutto oro ciò che luccica.

Sicuramente non mancano gli aspetti negativi che bene conosciamo. Di fatto, lo smartphone è riuscito a trasformarsi in una vera e propria droga, soprattutto coloro di quella generazione che sono cresciuti insieme ad esso. L’uomo ha tra le mani un oggetto dalle grandi potenzialità, ma come ogni cosa, non bisogna abusarne.

Simone Andò, V DSA