• Home
  • Blog
  • Articoli
  • “Essere ciò che si è viene prima di tutto”. Intervista a Maddalena Trivella, studentessa d’arte

“Essere ciò che si è viene prima di tutto”. Intervista a Maddalena Trivella, studentessa d’arte

Maddalena Trivella, classe 2004, studentessa del liceo artistico Nervi-Ferrari di Morbegno, ci racconta come ogni espressione sia una forma d’arte e come essere se stessi sia la cosa più bella che ci possa essere. 

FREQUENTI LA TERZA DEL LICEO ARTISTICO, QUANTO INCIDE SULLA TUA VITA QUOTIDIANA? 

“Partendo dal presupposto che si fanno otto ore in più rispetto a un liceo scientifico, cioè 35 ore settimanali, occupa la maggior parte delle mie giornate. Incide molto il fatto che si ha molto meno tempo per la vita privata, però secondo me dà molte più soddisfazioni rispetto alle altre scuole”.

COS’È PER TE L’ARTE? 

“Per me l’arte è tutto ciò che una persona vede come bello e tutto ciò che produce. Ma ciò non significa che il bello sia analogo per tutti anche perché è estremamente soggettivo”.

C’È UNA CORRENTE ARTISTICA IN CUI TI RISPECCHI? 

“No, perché non ho un mio stile. Devo dire, però, che mi piace molto l’impressionismo per esempio Monet e anche il romanticismo mi affascina.” 

ARTE CLASSICA O BAROCCA? 

“Colgo gli aspetti belli di entrambi: l’idea della perfezione dell’arte classica (per esempio le statue in marmo) e tutto lo sfarzo dell’arte barocca. Sinceramente mi piacciono tutte le correnti artistiche tranne il cubismo, ma ovviamente è una cosa altamente soggettiva. De gustibus non disputandum est”.

HAI UN QUADRO PREFERITO? TI VA DI DESCRIVERLO? 

“Sinceramente no, però ho una scultura preferita: il gruppo del Laocoonte. In realtà non c’è un vero motivo per il quale sia il mio preferito, però l’idea che una cosa così antica abbia influito così tanto sull’arte che si è susseguita fino ai nostri tempi mi affascina”.

PASSANDO ALLA LETTERATURA: “LE PERSONE NON SONO RIDICOLE SE NON QUANDO NON VOGLIONO PARERE O ESSERE CIÒ CHE NON SONO” DICEVA LEOPARDI. CONDIVIDI QUESTO PENSIERO? 

“Quando una persona non è ciò che è, più che essere ridicola, a me fa quasi pena, perché va a sopprimere il suo stesso essere per paura di giudizi altrui. Non mostrando ciò che sei diventi sgradevole per te stesso e finisci di risultare sgradevole anche per gli altri, quindi sì condivido”.

PER SCHOPENHAUER «LA VITA UMANA È COME UN PENDOLO CHE OSCILLA INCESSANTEMENTE TRA IL DOLORE E LA NOIA, PASSANDO PER L’INTERVALLO FUGACE, E PER DI PIÙ ILLUSORIO, DEL PIACERE E DELLA GIOIA». SEI D’ACCORDO CON QUESTA AFFERMAZIONE?

“Sì. Penso che l’essere umano cerchi sempre di colmare questi vuoti di noia con qualsiasi cosa e questo è molto triste. Inoltre l’uomo ha molta più intimità con il dolore dato che ci convive maggiormente, invece ha molta meno confidenza con la felicità poiché è rara e per questo ha paura di viverla.” 

COME DEFINIRESTI LA VITA CON UNA FRASE? 

“Noia e nostalgia sono le emozioni costanti che una persona sperimenta nel corso della sua vita, chi più e chi meno, ma tutti prima o poi le proveranno.”

Sofia Philar Casari, 3BCL