• Home
  • Blog
  • Articoli
  • “La regina degli scacchi”, nuova miniserie Netlix conquista lo schermo.

“La regina degli scacchi”, nuova miniserie Netlix conquista lo schermo.

La nuova miniserie Netflix “Il gambetto di donna”, meglio conosciuta come “La regina degli scacchi”, racconta la storia di Beth Harmon, basata sul romanzo del 1983 di Walter Trevis.
La serie tv è ambientata nell’America degli anni ‘50 e vede come protagonista Anya Taylor-Joy, nei panni di Beth Harmon, bambina accolta in un orfanotrofio del Kentucky. Grazie al suo talento e intuito quasi fuori dal comune, e al custode che gli insegna tutto quello che gli servirà per diventare un’abile giocatrice, vittoria dopo vittoria riesce a conquistarsi il titolo di campionessa mondiale. Viste le sue caratteristiche così reali e la sua personalità, sembrerebbe un personaggio realmente esistito a cui lo scrittore si è ispirato ma non è così. Trevis si è ispirato alla sua vita per creane il personaggio. Anche lui era appassionato degli scacchi e giocava a livello professionale, inoltre al New York Times ha dichiarato di essere stato dipendente da farmaci proprio come la protagonista del suo romanzo.
Ma se il libro era quasi autobiografico perché scegliere una protagonista donna? L’autore ha definito il suo romanzo come un tributo alle donne intelligenti dell’epoca. Beth è il volto del femminismo. Una giovane ragazza che con la sua eleganza e intelligenza riesce a farsi largo nel mondo degli scacchi che, all’epoca, era quasi tutto al maschile. Supera con leggerezza e ironia tutte le critiche e provocazioni che le vengono fatte dicendo: «Penso sia molto più facile giocare a scacchi senza un pomo d’Adamo». Nella serie stessa vengono spesso fatti riferimenti a Bobby Fisher un grande maestro internazionale e campione del mondo, che riteneva che le donne non fossero abbastanza intelligenti per poter giocare a scacchi. Beth rappresenta quindi un modello e un riscatto per tutte le donne che si sono messe da parte a causa del loro sesso.
La protagonista non gioca solo contro i suoi rivali ma soprattutto contro se stessa. Lotta contro la sua solitudine, il suo talento, la sua dipendenza e i suoi traumi del passato uscendone vincitrice nel gioco e nella vita. Il suo percorso è circondato di personaggi secondari che però sono essenziali per la sua crescita come giocatrice e come persona, essi potrebbero quasi essere rappresentati come gli altri pedoni della scacchiera.
La “regina degli scacchi” non è solo una serie sugli scacchi, ma una serie sul femminismo, l’audacia e l’intelligenza di questa giovane ragazza.
Daria Navarria IV F