Mark Zuckerberg: sfruttamento o carità?

Il trentaseienne Mark Zuckerberg informatico e imprenditore newyorkese, diventato famoso nella sua cameretta di Harvard per essere uno dei “fondatori” dei Facebook e miliardario a soli 23 anni, sembra aver sfidato la legge e il popolo con la nascita di internet.org. Non bastava la vicenda indimenticabile con i gemelli Winklevoss avvenuta per i corridoi dell’illustre Università di Boston, dove lo accusarono di aver rubato l’idea di un loro progetto, HarvardConnection, per poi ritrovarsi tutti e tre seduti al tavolo di uno studio legale con avvocati a parlare di risarcimento e quasi tre anni di lotte giuridiche.

Ma spieghiamo meglio cosa è Internet.org

Internet.org è un’idea nata per portare internet nei paesi sottosviluppati e consente agli abbonati l’utilizzo dei dati mobili. Internet.org collabora con Facebook, ovviamente, e con altre sei società fra qui Samsung e Nokia. Dal 2015 la prima app che ha ospitato internet.org è stata FreeBasics, app che si può scaricare solo su determinati telefoni Android. La piattaforma offre servizi come Wikipedia, BBC news, il meteo e notizie locali in base alla zona d’uso. Il primo paese ad usare Internet.org è stata la Zambia, paese nell’Africa centrale, e nell’aprile del 2018 quasi 100 milioni di persone usufruivano del social, ora Internet.org ha coinvolto 24 paesi.

E perché va contro la legge? Il concetto di net neutrality

La neutralità della rete è un principio giuridico, riferito alle reti residenziali a banda larga che forniscono accesso a Internet, servizi telefonici e trasmissioni televisive. “Neutralità della Rete” si riferisce a una rete che non discrimina in base al contenuto. Tale situazione può essere garantita attraverso un trattamento paritario dei pacchetti IP che la attraversano: dal momento che una rete neutrale non dà priorità ad un pacchetto rispetto ad un altro, mentre una rete “non neutrale” sì. In base al principio di neutralità, gli internet provider non possono di proposito bloccare, rallentare o fare pagare differentemente l’accesso ai dati. Per tutto ciò che è stato appena descritto la net neutrality è uno dei principi fondamentali su cui, si è basato il funzionamento di Internet: stabilisce che ogni contenuto distribuito in Rete, a partire film, al video delle nostre vacanze, debba avere le stesse opportunità di arrivare sul computer o sullo smartphone degli utenti finali. Se la vediamo da una prospettiva pratica la net neutrality ha impedito agli internet provider di vendere corsie preferenziali sulla banda larga ai grandi produttori di contenuti digitali, con maggiore disponibilità economica e quindi più inclini a pagare per diffondere i propri contenuti o con una migliore qualità o più velocemente. Negli Stati Uniti la net neutrality è diventata legge nel 2015, per evitare discriminazione sui contenuti veicolati attraverso le proprie reti.

Il conflitto fra net neutrality e Internet.org

Internet.org permetti a chi è abbonati alle reti mobili partner di utilizzare un numero limitato di servizi online senza dover pagare per utilizzare i dati coinvolti (ad esempio Wikipedia)

Per accedere alla struttura, le persone devono utilizzare delle app Android.

Le pagine devono ridurre al minimo l’uso dei dati, perciò, non sono presenti foto video e chat vocali.

Gli operatori di rete partecipano perché ritengono che gli utenti pagheranno per un accesso a Internet più ampio una volta che avranno avuto la possibilità di provare i contenuti gratuiti offerti.

Fino ad ora, l’opposizione più esplicita a internet.org era arrivata dalla comunità tecnocratica indiana.

Inoltre, anche gli attivisti di tutto il mondo intendono sfidare l’espansione di questa nuova piattaforma, in quanto spendono questi 67 gruppi che scrissero una lettera par i diritti reali, Facebook sta definendo in modo improprio la neutralità della rete e sta costruendo un territorio delimitato in cui le persone più povere del mondo potranno accedere solo a una serie limitata di siti web e servizi non sicuri.

Inoltre, internet.org viola profondamente i principi della neutralità della rete minacciando la libertà di espressione, la sicurezza, la privacy e l’innovazione.

Per evitare queste preoccupazioni Zuckerberg decise di invitare più organizzazioni a fare domande per unirsi alla piattaforma di internet.org.

Ma uno dei suoi requisiti provocò nuove controversie, ossia che i siti web non avrebbero dovuto includere le tecnologie di crittografia HTTPS, TLS, SSL.

Giorgia Di Marzo

Martamaria Lammouchi

Sofia Pizzolorusso