Alcool ed effetti collaterali

L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con la capacità di indurre dipendenza.

Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol non è un nutriente e il suo all’organismo o alle sue funzioni. Causa invece danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale e in, particolare, alle cellule del cervello.
L’alcol  è la sostanza di abuso più diffusa e, sicuramente, la più utilizzata. E’ una droga, la cui assunzione determina effetti ansiolitici che costituiscono un rinforzo positivo. Gli effetti immediati, infatti, sono sull’umore e comprendono maggiore rilassatezza, felicità, senso di benessere ed anche euforia. Gli effetti dell’assunzione di alcool comprendono, inoltre, la perdita della coordinazione motoria e distorsioni a carico del sistema percettivo, soprattutto visivo, ma anche uditivo e somato-sensoriale. Tali effetti aumentano di intensità in funzione della quantità della dose di alcool assunta. Se tale dose supera un livello critico, che dipende da diversi fattori di cui si parlerà in seguito, gli effetti positivi dell’assunzione dell’alcol lasciano il posto a quelli negativi.

L’assunzione di alte dosi di alcol, infatti, determina stato di incoscienza, coma o addirittura la morte. Inoltre, alcune manifestazioni adattative del corpo, come il vomito, possono comparire: una delle cause di morte associata all’abuso di alcool è proprio la morte per soffocamento conseguente al vomito in stato di incoscienza indotto da assunzione di dosi elevate di alcool.
Gran parte degli effetti sull’umore dovuti all’assunzione di alcool, sono legati alla sua azione inibitoria a livello cerebrale sui sistemi legati al controllo dell’inibizione.
Il consumo di bevande alcoliche è responsabile o aumenta il rischio dell’insorgenza di numerose patologie: cirrosi epatica, pancreatite, tumori maligni e benigni (per esempio, quello del seno), epilessia, disfunzioni sessuali, demenza, ansia, depressione. L’alcol è una sostanza psicotropa, tossica, cancerogena e induttrice di dipendenza.
La comunità scientifica internazionale ha ampiamente dimostrato che l’alcol accresce il rischio di sviluppare oltre 200 patologie. Pertanto non è possibile identificare dei livelli di consumo che non comportino alcun rischio per la salute di chi beve alcolici. Pur partendo dal concetto, ormai condiviso da tutta la comunità scientifica, si riassume con lo slogan Less is better (Meno è meglio), si rende comunque necessario definire alcuni parametri che permettano una valutazione del rischio connesso all’assunzione di bevande alcoliche.

Michele Giovanni Cusimano, V DSA