Che fine stanno facendo i koala?

Da giugno 2019 a febbraio 2020 sono morti circa 60.000 koala a causa delle fiamme che hanno devastato l’Australia. Secondo il report del WWF “Impacts of the unprecedented 2019-2020 bushfires on Australian animals” le peggiori perdite di koala si sono registrate a Kangaroo Island, con 40.000 individui colpiti, come nelle foreste del Victoria e nel New South Wales, dove si stima che 8.000 koala siano rimasti coinvolti negli incendi, quindi uccisi o feriti (https://www.corrierenazionale.it/2021/02/07/in-australia-orientale-restano-solo-35mila-koala/).

Oggi sono presenti solo 35.000 koala in confronto al secolo scorso dove il territorio Australiano era popolato da oltre centinaia di migliaia di questi marsupiali; la causa maggiore è dovuta ai cambiamenti climatici che sono sempre più presenti in questi ultimi anni e che a loro volta causano incendi e siccità e riducono la qualità delle foglie di eucalipto che sono alla base della dieta dei koala, inoltre ogni anno vengono abbattuti tra 300.000 e 500.000 ettari di foresta nativa su tutto il territorio Australiano. I dati statistici stimano che questi fenomeni porteranno all’estinzione totale dei koala entro il 2050 a meno che non interveniamo velocemente in un ripristino dell’habitat. Proprio per questo il WWF ha dato il via ad un progetto chiamato KOALAS FOREVER dove si pongono l’obiettivo di raddoppiare il numero di koala sulla costa orientale dell’Australia entro il 2050, addestrare cani per il rilevamento dei koala feriti e di costruire nuove cliniche veterinarie che possano dare assistenza a tutti gli animali selvatici feriti.

Recentemente WWF Italia ha condiviso con noi la storia dei due koala Frankie e Annie che vivono la loro nuova vita dopo essere stati salvati dagli incendi dello scorso anno: Frankie ha 2 anni ed è un esemplare di koala maschio che, dopo aver riportato gravi danni in seguito dei violenti incendi causati lo scorso anno, fece il suo ingresso a Healsville. Riportava ustioni sulle zampe e sulle orecchie ed i veterinari erano preoccupati per la sua vista. Frankie però in un breve tempo ha continuato a lottare per la sua sopravvivenza e sia la vista che la respirazione tornarono nella norma e così, dopo la sua guarigione, fu accolto alla Koala Conservation Reserve dove ora vive in un recinto tutto per lui. Annie ha una storia molto simile ed è arrivata nello stesso santuario di Franky solo un giorno prima e presentava anche lei le ustioni su tutti i piedi e dei gravi problemi alla salute che le impedivano di arrampicarsi, tra le altre cose aveva anche difficoltà a nutrirsi. Annie guarì dopo un periodo di tempo molto più lungo rispetto a Frankie ma fu portata anch’essa alla Koala Conservation Reserve. Ora sia Franky che Annie grazie alle cure che gli sono state date possono vivere una seconda vita. (https://www.supereva.it/la-storia-di-frankie-e-annie-due-koala-salvati-in-australia-69198)

L’estinzione dei koala, ma anche quella di moltissimi altri animali, avviene a causa nostra ma per porre fine a tutto questo ognuno di noi può collaborare, anche solo andando sul sito della WWF e adottare uno dei tanti animali in estinzione, affinché tutto ciò non avvenga, è il momento di agire e di iniziare a fare qualcosa prima che sia troppo tardi.

Gaia Migliore