Molto spesso si pensa che i calciatori una volta raggiunta fama e soldi siano giunti alla felicità, non è sempre cosi.
Un esempio è la storia di Francesco Acerbi, calciatore della Lazio e della nazionale Italiana.
Nel 2012 il ragazzo all’età di 24 anni giocava con il Milan, ed aveva appena esordito in Champions League, ma la sua vita era tutt’altro che felice, le sue serate erano caratterizzate da solitudine e alcol.
Le prestazioni in campo pagarono per questa situazione e nel giro di un anno finì per ritrovarsi a giocare in una squadra neo promossa in Serie B, il Sassuolo.
Durante le visite mediche, prima della partenza per il ritiro pre-stagionale di luglio, ci si accorse che qualcosa non andava; al ragazzo venne diagnosticato un tumore al testicolo.
Venne operato d’urgenza a Milano e fortunatamente dopo due mesi riuscì a tornare in campo.
A dicembre però il tumore tornò e stavolta la situazione sembrava molto peggiore rispetto a pochi mesi prima.
Il ragazzo lottò come un leone ( soprannome con cui lo chiamano i tifosi biancocelesti ) e riuscì a sconfiggere la malattia una volta per tutte.
A Francesco Acerbi venne consegnato il premio “Angeli dello Sport” e più volte dichiarò che la malattia lo aveva cambiato in meglio come persona.
Adesso il ragazzo gioca in una grande società, ha una compagna ed è felice.
La sua storia deve essere fonte d’ispirazione per tutti coloro che stanno affrontando una malattia, per tutti coloro che non trovano più motivi per provare gioia, deve essere di insegnamento; ogni periodo buio può essere superato e trovare la felicità, non è mai impossibile
Simone Santonocito
