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IL TALENTO DELLE DONNE – Giornata internazionale della Donna – ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “A. GIORDANO” VENAFRO (IS)

L’Istituto Omnicomprensivo “A. Giordano” di Venafro, in occasione della Giornata Internazionale della donna, che rinnova il ricordo delle conquiste sociali, economiche e politiche, nonché delle discriminazioni e delle violenze di cui le donne sono state e sono, ancora oggi, vittime incolpevoli, per l’ennesima volta, ha coinvolto l’intera comunità scolastica, studentesse e studenti, docenti e soggetti del territorio, sollecitando una attenta riflessione sullo squilibrio di genere e sulla necessità di garantire concretamente la pari dignità, nella convinzione che i diritti delle donne sono i diritti di tutti.

E ciò perché l’intolleranza, gli abusi, le molestie e le violenze contro le donne rendono tutti più fragili e deboli, contrastando con i principi supremi su cui la Repubblica è sorta; di qui l’esigenza ineludibile di trattare la parità di genere come una questione culturale ed educativa.

Ecco, allora, che oggi 8 marzo, l’Istituto, con i suoi studenti, ha puntato il dito contro ogni forma di discriminazione di genere, analizzando un fenomeno che scuote e interroga le coscienze di tutti, dando vita, a partire dalle ore 10.30, in modalità on line mediante l’app Teams di Microsoft Office 365, ad un interessante incontro di riflessione e condivisione, dal titolo “Il talento delle donne”.

Gli studenti e le studentesse delle classi quinte della Scuola secondaria di secondo grado, con i loro insegnanti, hanno avuto la possibilità di incontrare tre importanti figure femminili affermatesi in diversi ambiti della società.

L’evento ha avuto inizio con il saluto ai presenti del Dirigente scolastico, Prof.ssa Carmela Concilio, che ha sostenuto, con grande entusiasmo, come la parità di genere, non sia legata a meri aspetti terminologici e linguistici, affermando, di contro, che la vera emancipazione si concretizza attraverso un doveroso passaggio dalle quote rosa a quello che è il vero e proprio merito.

È seguito un breve intervento, del sindaco della Città di Venafro, l’avv. Alfredo Ricci, che ha posto l’accento sull’importanza di celebrare, tutelare ed amare ogni giorno dell’anno le donne, in ragione dell’essenziale ruolo che rivestono nella società, in quanto associano ad impegni di grande responsabilità, la conduzione di una casa e di una famiglia, riuscendo ad essere, al tempo stesso, mogli, madri e lavoratrici.

È toccato poi, alla dott.ssa Vincenzina Andricciola, magistrato presso il Tribunale di Benevento, che ha tenuto una interessante ed apprezzata relazione dal tema “Uguaglianza di genere: l’Agenda 2030 per i diritti delle donne”, muovendo, oltre che dall’analisi degli aspetti squisitamente tecnico-giuridici, anche dalla attenta ed accurata valutazione delle esperienze professionali maturate, e rispondendo da par suo, e con grande disponibilità, alle sollecitazioni ed ai quesiti posti dagli studenti.

Successivamente, è intervenuta, dapprima, la dottoressa Alba Di Pardo, genetista presso il Centro di malattie rare dell’IRCSS Neuromed di Pozzilli, che, relazionando sul tema “Donne e scienza: ieri e oggi”, ha raccontato come, sebbene la matematica, la fisica, l’ingegneria, le scienze naturali e la medicina, siano stati, da sempre, ambiti prevalentemente maschili, in ogni modo le donne hanno contribuito, in maniera significativa, allo sviluppo scientifico fin dall’antichità, per poi diventare, nel corso del Novecento, un importante attore dinamico, capace di conquistare ruoli di prestigio nell’istruzione superiore e nel settore scientifico.

Appena dopo, è stata la volta della professoressa Alba Galardi, Presidente del CIF (Centro Italiano Femminile) Venafro, che ha approfondito la questione “Il coraggio delle donne e la forza di esserci nella storia e nella vita – Le donne alla Costituente”. La Galardi, amatissima insegnante di liceo, con l’ausilio assai importante di alcune studentesse, ha narrato, sapientemente, l’impegno delle 21 madri costituenti, che pur appartenenti a matrici ideologiche e politiche differenti, parteciparono con impegno ed entusiasmo alla elaborazione della Carta Costituzionale, dando voce alle aspirazioni e ai diritti di tutti, anche delle donne, così da svolgere un ruolo decisivo nel riconoscimento dei principi di uguaglianza e di pari dignità di tutti i cittadini, scardinando antichi pregiudizi e vincendo ostinate resistenze.

In conclusione, essere donna, oggi, rappresenta un cammino pieno di ostacoli e difficoltà, con il rischio di inciampare in violenza, aggressività e divergenze di trattamento.

Eppure, in questo meraviglioso e faticoso percorso, credo che si possano incontrare dei luoghi di conforto, soprattutto interiori, posti in ogni dove, in cui rinfrancare le ferite dell’anima e del corpo.

L’importante è saperli riconoscere ed abitarli, nel rispetto profondo di se stessi.

Tale rispetto provoca altro rispetto e questo volersi bene può evitare di farci inciampare nelle trappole della vita.

Allora, la tutela della parità può essere realizzata senza incorrere nella demolizione di qualcosa ed essere una meravigliosa conquista, frutto di un tragitto consapevole, in cui la vera parità di genere si traduce nel rispetto della diversità e non già nell’omologazione tra i generi.

 

Candida Izzi