La fine della latitanza di Freddy Gallina

Dopo cinque anni di latitanza Freddy Gallina, ovvero Ferdinando Gallina, membro della famiglia mafiosa Carini, killer di Cosa Nostra e braccio destro del boss Salvatore Lo Piccolo è stato riconsegnato alle forze dell’ordine italiane dagli Stati Uniti. Contro di lui, cinque anni prima, il gip del tribunale di Palermo aveva emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per gli omicidi “aggravati dalla finalità mafiosa”, avvenuti a cavallo tra il 1999 e il 2000, di tre diversi uomini, Francesco Giambanco, Giampiero Tocco e Felice Orlando. Gallina, dopo diversi arresti tra il 2008 e il 2014, fu costretto a risiedere nel Comune di Carini. Riuscì, tuttavia, a fuggire nel 2016, e da quel momento risultò latitante e irreperibile. Nonostante nel 2017 il governo americano era già stato informato della presenza del mafioso sul suolo statunitense, più precisamente a New York, dove era entrato con documenti falsi dal Canada, egli utilizzò ogni cavillo legale della costituzione per non subire l’estradizione.

Oggi, 4 marzo 2021, Gallina è arrivato a Roma scortato dallo Scip (uomini del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) . La sua cattura risulta per lo stato italiano una grandissima vittoria, in quanto da una parte rappresenta la validità della collaborazione dei servizi operativi italiani con gli Stati Uniti, dall’altra maggiore sicurezza per lo stato italiano e americano. A testimonianza di questa fruttuosa collaborazione che ha assicurato alla giustizia uno dei latitanti più noti degli ultimi anni, si è venuto a conoscenza che nel gennaio 2020 anche il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, che operava tra New York e Washington, ha lavorato sul caso Gallina con le più importanti autorità locali statunitensi tra cui il Ministro della giustizia, i direttori di Dea e FBI, i procuratori distrettuali di New York e diversi responsabili delle Agenzie Onu che si occupano di cooperazione internazionale in materia di casistica penale.

 

Di Lydia Ceglia