La televisione: l’invenzione che cambiò il mondo

Solamente 93 anni fa ci fu la prima dimostrazione di un’invenzione che avrebbe cambiato il mondo: la televisione.

Ad ‘oggi non possiamo fare a meno della televisione, eppure 93 anni fa nessuno pensava che questo oggetto potesse cambiarci così tanto la vita.

Il 26 gennaio del 1926, l’ingegnere scozzese Jonh Logie Baird progettò il televisor e ne dimostrò pubblicamente il suo funzionamento. il 2 ottobre 1925, avvenne la prima trasmissione televisiva di cui la prima immagine fu in bianco e nero e raffigurava un viso di un fattorino di un laboratorio. Un anno dopo la sua “nascita” , venne tramessa una seconda immagine: il viso della sua socia, in presenza della stampa.

Due anni dopo si fece la prima trasmissione a lunga distanza, ossia tra Londra e Glasgow, distanti 700 km., grazie ad una linea telefonica. Nel 1928 si fece la prima trasmissione transoceanica da New York a Londra dove comparvero le prime immagini a colori.

Inizialmente la televisione si basava su un insieme di componimenti meccanici ed elettrici e venne chiamata la “televisione elettromeccanica”. Il 7 settembre del 1927 fu dimostrato, a San Francisco, una nuova tecnologia completamente elettrica che favoriva una presentazione migliore agli occhi degli altri.

Da qui l’espansione della televisione fu rapida: arrivò in Italia nel 1949, seguire in America nel 1950 e nel 1968 quasi ogni famiglia americana aveva almeno un televisore.

Nel 1960 la TV era arrivata in 56 paesi diversi: 24 in Europa, 3 in America del Nord, 9 in America Centrale, 7 in America del Sud, 10 in Asia, 1 in Oceania e 2 in Africa. Nel 1970 i paesi con la tv furono 104: tutta l’Europa, le tre Americhe, l’Oceania e metà dell’Africa, facendo così salire in numero di televisioni del mondo a 298 milioni. All’inizio le immagini trasmesse erano in bianco e nero ma nel 1953, in America, viene messo in vendita il primo televisore a colori.

Il colore era originale di ciò che veniva mandato in onda e tale tecnica prevedeva l’utilizzo di un segnale di luminanza che conteneva l’informazione di ciascun punto dell’immagine e un segnale di crominanza, che invece conteneva l’informazione sul colore. Il primo programma a colori, in Italia, fu mandato in onda nel 1977 dove alla, alla Rai, Rossana Vaudetti condusse la tecnica delle olimpiadi di Monaco.

Negli anni Ottanta nasce il canale 5, insieme a Italia 1 e Retequattro e gli ascolti salgono del 90%.

Poco dopo arriva un’altra grande invenzione: il telecomando a raggi infrarossi, che permetteva di cambiare i canali senza doversi alzare e girare i pulsanti sulla tv. Questa invenzione farà diventare sempre più piccolo il videoregistratore, fino a farlo diventare un semplice oggetto di tecnologia domestica.

Nel 1994 nacque l’dea di una televisione digitale così, nel medesimo anno, gli Stati Uniti diedero il via al primo servizio di TV digitale via satellite. nel 1997 comparì sul mercato il primo televisore al plasma, che riscontrò un notevole successo.

Oggi la televisione a colori è sviluppata in modo differente, ossia sul principio della tricromia, una ricostruzione dell’immagine composta da molti colori, partendo dai tre colori primari il rosso, il verde ed il blu. Attualmente nella trasmissione televisiva, l’immagine da inviare a distanza viene scandita a righe, ovvero l’immagine viene esplorata punto per punto da sinistra verso destra.

Oggigiorno i televisori di vengono creati piatti con il display a cristalli liquidi, ovvero un display che utilizza le proprietà di modulazione della luce dei cristalli liquidi.

Valeria Proietti