Chiara Lubich: un esempio da seguire

In un momento storico così particolare come quello che stiamo vivendo colpisce molto l’esempio di Chiara Lubich e la sua cultura dell’accoglienza e dell’unità delle genti. Una cultura che sa accogliere, comprendere, condividere, aprirsi ad altri spazi e offre nuove piste di lettura e di risposte alle sfide post-moderne che hanno creato una ricca la collaborazione dei Focolari con Associazioni, Movimenti Ecclesiali e Nuove Comunità all’interno della Chiesa cattolica, lavorando insieme in iniziative volte al bene comune anche con persone di altre religioni. Tante le persone che hanno aderito a questo movimento favorendo un dialogo con la cultura contemporanea a livello regionale e nazionale nei settori dell’economia, della comunicazione, del diritto, della medicina, dello sport e dell’arte. Da qualche anno anche un gruppo di deputati e senatori in Parlamento, di partiti diversi, hanno aderito a questo movimento che offre con le “Scuole di partecipazione” uno specifico percorso formativo a giovani di diverse città. L’idea di unità dei popoli lanciata dal movimento viene diffusa dal Gruppo editoriale Città Nuova, con sede a Roma, sorto nel 1956 con l’omonima rivista mensile in abbonamento, la casa editrice, la rivista di cultura Nuova Umanità e altre pubblicazioni per giovani, ragazzi (Teens), bambini (Big), religiosi e sacerdoti (Ekklesia). Tutto ha inizio a Trento nell’anno 1943, il 7 dicembre. Divampa il più grande conflitto armato, la seconda guerra mondiale, che scardina storia e geografia e trascina il mondo in distruzione e massacri. Quel giorno Chiara Lubich si consacra a Dio per sempre. E’ sola. Quell’atto diventa il fondamento del Movimento dei Focolari. Intorno a lei si compone via via una comunità di persone legate dalla vita vissuta del Vangelo e dal condividerne gli effetti. Un anno dopo sono 500 e nel ’46-’47 si contano aderenti in 130 paesi del Trentino. Colpisce la diversità dei componenti e l’effetto del loro impegno: un tessuto sociale che, ferito dagli orrori della guerra, pian piano si risana. Dopo il ‘45 la diffusione si allarga lungo la Penisola. A fine ‘48, Chiara si trasferisce a Roma con alcune 9 gennaio 2021 focolarine: da allora diventa il centro della vita e della diffusione dei Focolari. Un fenomeno che nell’estate ‘53 attira pure Alcide De Gasperi, allora Presidente del Consiglio. Il Movimento dei Focolari è presente oggi in 182 nazioni. Il movimento coinvolge famiglie, educatori, insegnanti, specialisti e l’intera “comunità educante” e offre il proprio contributo esperienziale e culturale per testimoniare la ricchezza e la verità sull’identità dell’uomo: “persona dotata di una dignità trascendente” (dal discorso di Papa Francesco al Parlamento Europeo, del novembre 2014). Dal movimento dei focolari vengono svolte attività concrete con gli anziani, con i giovani migranti, con i muri ridipinti di scuole e zone abbandonate della città. Si chiamano Big Bang, Stop’n Go, Rainbow Camp, Rome in progress, Life Love Light, Work Together for Peace … tutti nomi che dicono anche la fantasia dell’adolescenza, ma con un obiettivo chiaro: vivere la Regola d’Oro – Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te. Data la realtà multiculturale e multireligiosa della società italiana sprona gli aderenti dei Focolari al dialogo interreligioso quotidiano da cui nascono feconde iniziative. Numerosi i rapporti personali e quelli con le istituzioni delle diverse religioni. Nel dialogo con i musulmani, attivo da tempo, si rafforza sempre di più il bisogno di lavorare insieme per l’Italia. Si è focalizzato un percorso comune sulla famiglia, per passare dall’integrazione alla fraternità, che insieme si vuole testimoniare.

Francesca D’Andrea

3 A Liceo G.B.Vico NApoli