Lunedi 1° marzo il tribunale di Parigi ha condannato l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy a 3 anni di carcere, due con la condizionale, per corruzione e traffico d’influenze. Le accuse nei confronti di Nicolas Sarkozy si riferiscono ad aventi accaduti del 2014, infatti tramite il suo storico legale, Thierry Herzog, Nicolas Sarkozy tentò di ottenere informazioni e corrompere il magistrato Gilbert Azibert per quanto riguarda l’inchiesta sul possibile finanziamento libico della sua campagna elettorale del 2007, promettendo in cambio un incarico lavorativo di prestigio a Monte Carlo. Avendo intercettato le telefonate l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato posto in custodia cautelare il 1° luglio 2014 dall’ufficio anticorruzione, dunque venne incriminato per corruzione attiva, traffico d’influenza attivo e violazione del segreto professionale. Nel maggio del 2016 la Corte di appello di Parigi ha però deciso di cancellare alcuni atti dell’inchiesta; e successivamente nel giugno del 2020, precisamente il 18 giugno la Corte di cessazione ha respinto i vari ricorsi presentati da Sarkozy, Herzog e Alibert.
Lo scorso 23 novembre è stato aperto un processo dovuto alla respinsione di due questioni prioritarie di costituzionalità formalizzate dalla difesa dell’ex presidente. Il giorno stesso dell’apertura del processo è stato subito sospeso a causa della richiesta di rinvio per motivi di salute presentata in udienza da uno dei co-imputati, il giudice Azibert. Il ricorso è stato però respinto e dal tribunale di Parigi visto che la perizia medica ha stabilito che il magistrato, nonostante la veneranda età, era in grado di partecipare al processo di persona. Il processo è ricominciato quindi il 30 novembre concludendosi poi qualche giorno fa con l’ex presidente francese condannato a ben 3 anni di carcere. Nicolas Sarkozy eviterà però il carcere, infatti inizialmente otterrà gli arresti domiciliari e trattandosi inoltre di una condanna di primo grado egli potrà fare ricorso in appello contro la sentenza.
Di Alessia Tonelli
Traduzione di Alessia Tonelli
Former French President sentenced to three years in prison.
On Monday 1 March, the Paris court sentenced former French President Nicolas Sarkozy to 3 years in prison, two with parole, for corruption and trafficking of influence. The allegations against Nicolas Sarkozy relate to events in 2014, in fact through his legal historian, Thierry Herzog, Nicolas Sarkozy attempted to obtain information and bribe Magistrate Gilbert Azibert regarding the investigation into the possible Libyan financing of his 2007 election campaign, promising in return a prestigious job in Monte Carlo. Having intercepted calls from former French President Nicolas Sarkozy, he was placed in pre-trial custody on 1 July 2014 by the Anti-corruption Office, and was charged with active corruption, active flu trafficking, and violation of professional secrecy. In May 2016, however, the Paris Court of Appeal decided to delete some of the investigative acts; and then in June 2020, precisely on 18 June, the Court of Cessation rejected the various appeals filed by Sarkozy, Herzog and Alibert.
On 23 November, a trial was opened due to the rejection of two priority constitutional issues formalised by the former president’s defence. On the same day as the opening of the trial, he was immediately suspended because of the request for referral for health reasons presented at the hearing by one of the co-defendants, Judge Azibert. The appeal was, however, rejected by the Paris court, since the medical report established that the magistrate, despite his venerable age, was able to participate in the trial in person. The trial then resumed on 30 November and ended a few days ago with the former French President sentenced to three years in prison. Nicolas Sarkozy will, however, avoid prison, because he will initially be placed under house arrest and, as a first-degree conviction, he will be able to appeal the sentence.
