A Termoli il vicolo più stretto d’Europa

“A Rejecelle”, questo è il nome del celebre vicolo di Termoli, detentore di un primato europeo: quello di essere il vicolo più stretto d’Europa.

IL VICOLO

Situato nel Borgo Antico di Termoli, la stradina lunga 7,88 metri ha una larghezza di 41 cm all’ingresso e 34 cm nel punto più stretto. Le pareti che lo limitano sono storte e curvilinee costruite con mattoni, calce e pietre. La pavimentazione è a schiena d’asino, realizzata utilizzando la pietra bianca d’Apricena.

LA STORIA

Questa singolare stradina deve il suo nome al termine francese “rue” ovvero strada, parola utilizzata dai francesi durante la dominazione nel 1799 e poi modificata dai termolesi che lo resero “Rejecelle”, strada piccola e stretta. Fu realizzata per consentire agli abitanti di poter fuggire in sicurezza in caso di guerre, carestie o invasioni. Inoltre la struttura allungata di questi vicoli, molto frequenti nei borghi, permetteva ai soldati di avanzare in fila impedendo ai nemici di colpirli.

Per via delle sue dimensioni, consente il passaggio solo ad una persona per volta e per questo si narra che, in passato, due gentiluomini, per decidere chi dovesse avere la precedenza, ricorressero al galateo. Il più altolocato dei due sarebbe passato per primo ma nel caso in cui i due fossero stati di pari lignaggio si poteva persino scontrarsi in un duello.

ALTRI VICOLI D’ITALIA

A contendersi tale primato è la città di Ripatransone, un piccolo comune in provincia di Ascoli Piceno. Scoperto nel 1968, il vicolo di questo piccolo paese è diventato nel corso degli anni una gettonata meta per molti turisti. Noto per le sue dimensioni, 43 cm all’imboccatura e 38 cm nel punto mediano, questa attrazione non ha un nome ma nonostante ciò è riuscita a catturare l’attenzione di molti, tanto che l’ufficio turismo della città rilascia un vero e proprio attestato ai visitatori che lo attraversano.

Altra città contenente uno dei vicoli più stretti d’Italia è San Giorgio Morgeto, in provincia di Reggio Calabria. Il vicolo, denominato “passetto del re” ha una larghezza di 40-42 cm ed il particolare nome affonda le radici in un’antica leggenda. Quest’ultima narra come questa stretta via fosse impiegata non solo come via di fuga in situazioni di emergenza, bensì essa era utilizzata persino dal sovrano per raggiugere in gran segreto le sue cortigiane. Proprio per via di tale racconto il passetto del re è ormai diventato un simbolo della fortuna specialmente in ambiti sentimentali.

Degno di nota è, infine, anche il “vicolo Baciadonne” situato a Città della Pieve in provincia di Perugia. Con una lunghezza media dai 50 ai 70 cm, anche questa stradina è la protagonista di una simpatica leggenda amorosa che racconta di un feroce litigo scoppiato tra due vicini, probabilmente per via un amore conteso.

di Stefania Capuano