Fobie…vediamone alcune


Oggi si parla di fobie, chi non ne ha una al giorno d’oggi. Se siete fra quelle persone senza nemmeno una paura allora potete sparire da questo articolo. Iniziamo!
(Le immagini che vedrete saranno leggermente spaventose per chi possiede una di queste fobie)

Acrofobia
L’acrofobia è la paura dell’altezza. Il suo nome deriva dal greco ácron (altura) e fòbos (paura, terrore).L’acrofobia è una delle paure più comuni al mondo, al secondo posto dopo l’aracnofobia, cioè la paura dei ragni. Di solito si presenta in maggioranza nelle donne. È considerata una fobia normale e poco importante, a meno che non si presenti in forme gravi e invalidanti.I sintomi fisici dell’acrofobia sono quelli comuni alla maggior parte delle fobie: potresti cominciare a tremare, a sudare, a sentire i battiti cardiaci accelerati e persino a piangere o urlare. Potresti sentirti terrorizzato e paralizzato e incapace di reagire a qualsiasi stimolo.Sintomi psico-emotivi: potresti sentire un forte senso di panico quando percepisci di essere molto rialzato da terra. Potresti istintivamente iniziare a cercare qualcosa a cui aggrapparti e scoprire che non sei in grado di fidarti del tuo senso dell’equilibrio.La particolarità, riferita da molte persone che vivono questa fobia, è la paura di gettarsi spontaneamente o per errore sul vuoto, come se una forza invisibile li attraesse. Questo tipo di “attrazione” riferita non è ancora del tutto chiara, ma è ovvio che si tratta di una suggestione dettata dalla sensazione di perdita di controllo.La persona che soffre di acrofobia può arrivare, perfino a sperimentare quella che viene definita “ansia anticipatoria”, vale a dire, provare i sintomi appena descritti, semplicemente immaginando o anticipando mentalmente la situazione che più teme



Claustrofobia
La fobia è la paura di spazi e luoghi chiusi, confinati, angusti o molto affollati, dai quali è difficile o impossibile uscire. Questo ostacolo è anche legato all’evitare oggetti o situazioni che producono oppressione e mancanza di libertà di movimento o sensazioni di libertà di movimento, ma mobilità ridotta: ad esempio, essere chiusi su un balcone può causare la stessa paura dell’essere oppressi. Essere rinchiusi in un ascensore e non poter controllare quando e dove spostarsi porta spesso all’illusione dell’abbandono e alla forte incompetenza di non poter farsi aiutare da nessuno. Non è quindi una caratteristica fisica dell’ambiente: lo spazio è piccolo, l’aria è poca o la libertà di movimento è ridotta; ma il fatto che questo spazio non sia sotto il pieno controllo delle persone provoca profonda ansia.





Aracnofobia
Se l’aracnofobia stessa ha paura dei ragni, allora quando gli animali vengono enfatizzati, questa paura può facilmente diventare una vera ossessione e le fobie sono amplificate dai media, dalle credenze e dalle leggende popolari e da queste credenze e leggende stesse Non c’è base.Aracnofobia-Psicoterapia Nel simbolismo, un ragno è definito come una creatura imprevedibile, bizzarra e contraddittoria, in cui il bene e il male sono governati dalla stessa bestia.In alcune culture, è molto probabile che l’aracnofobia sia esagerata: secondo il risultato di un’antica credenza (che si crede ancora oggi), l’anima può entrare ed entrare nella bocca sotto le spoglie di un ragno.



Talassofobia
Le persone hanno molte paure degli umani, alcune sono oscure, alcune sono alte, alcune sono animali, soprattutto insetti, e alcune soffrono ancora di “fobia”. cos’è questo? Si prega di leggere attentamente per scoprire cosa sta succedendo.Coloro che soffrono di fobia mediterranea sono inorriditi dal mare e dai suoi fondali oscuri, nuotano e navigano nel mare. Insomma, si è “semplici” spaventati da ciò che si nasconde sott’acqua … insomma, la paura dell’ignoto. Sintomi di questa condizione? Come altri tipi di fobie: paura non provocata, disturbi cardiaci e ansiosi La maggior parte delle persone con questa fobia non sa nuotare e, nei casi più gravi, non può nemmeno immergere la testa nell’acqua per un breve periodo di tempo. In alcuni casi, come quando piove o nelle pozzanghere, le persone hanno paura o non vogliono indossare vestiti anche leggermente bagnati.

Lorenzo Cinque e Patryk Przewoznik 2Q classico Cambridge 2.0 – Liceo Vico Napoli