In questo disegno ci sono uomini, donne, bambini ed anziani che sono costretti ad abbandonare tutto quello che hanno, possono portare con loro solo poche cose, non hanno valigie ma solo piccole borse.
I loro volti sono tristi, non sanno ancora dove li stanno portando e quanto avrebbero sofferto nel campo di concentramento. La maggior parte di loro morirà e non tornerà più a casa.
Mi chiedo perché ci siano state persone così cattive che hanno torturato e ucciso propri simili che non avevano fatto nulla di male.
Una poesia scritta da un bambino costretto a crescere in fretta, che ha conosciuto la paura, il male, il dolore. Un bambino che ricorda la sua infanzia felice, piena di sogni. Un bambino che spera solo sia un brutto sogno e che quando si sveglia, per non continuare a vedere tanto male e provare solo dolore, desidera solo continuare a dormire per sognare una vita migliore.
Jacopo Tonialini, ID
