La pandemia equina, L’EHV1


Dal coronavirus alla rinopolmonite equina, il mondo equestre non sembra trovare un momento di pace; dopo un anno durissimo che ha visto l’annullamento di manifestazioni storiche come i Fieracavalli Verona e il concorso di Piazza di Siena, e dopo quello che sembrava quasi un “ritorno alla normalità”, il mondo dell’equitazione si ritrova nuovamente inginocchiata davanti ad un nemico invisibile, ma pericolosissimo: l’EHV1, più comunemente conosciuto come rinopolmonite equina.
La rinopolmonite è presente da sempre nel mondo equestre, esiste anche un vaccino per alcuni dei suoi ceppi, come l’EHV-4, ma i nuovi focolai preoccupano per la presenza di sintomi neurologici; un cavallo affetto può arrivare anche a non riuscire più a rimanere paralizzato e a non riuscire a tenere la testa dritta.
Questi nuovi focolai iniziati a Valencia, nello Spring Tour (circuito di gare internazionali), hanno portato la FEI (Federazione Equestre Internazionale) ad annullare tutte le manifestazioni internazionali, tranne i tour di concorsi nella penisola iberica, in Italia e in Belgio, in corso da diverse settimane, che potranno continuare, a condizione che non sia consentito l’ingresso di nuovi cavalli nelle sedi di gara e che non siano confermati casi positivi di Ehv-1. Per l’Italia, la bolla riguarda San Giovanni in Marignano (Cattolica), e Gorla Minore (Varese). Questi concorsi saranno svolti sotto rigide misure di biosicurezza, e nessun cavallo potrà lasciare le strutture senza un certificato rilasciato dalle autorità veterinarie locali.
La FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) invece, ha annullato tutte le manifestazioni, agonistiche e non, fino al 16 Aprile.
Questa decisione è stata molto difficile, specialmente dopo un anno caratterizzato da annullamenti e gravi perdite economiche, ma data la contagiosità e la gravità di questo ceppo di rinopolmonite, ma anche l’unica vera e propria risoluzione in attesa di una vaccinazione di massa.

Sofia Maglietta 2Q classico Cambridge 2.0 – liceo Vico Napoli