Milan da scudetto?

Il Milan è tornato nelle prime posizioni della classifica. Non accadeva dal 2011, anno in cui la formazione rossonera si laureava campione d’Italia.

Dopo lo scudetto, invece, per il Milan era iniziato uno dei periodi più bui della sua storia. Nel 2014, dopo l’esonero dell’allenatore Massimiliano Allegri, l’undici rossonero veniva affidato all’ex centrocampista olandese Clarence Seedorf. Con lui al timone, la stagione si era conclusa con un misero ottavo posto. Da quel momento, si era aperta una fase caratterizzata da molti cambi tecnici, Pippo Inzaghi e Christian Brocchi, entrambi ex calciatori milanisti, si avvicendarono nel giro di pochi mesi. Con Vincenzo Montella, nel dicembre del 2016, il Milan è ritornato a conquistare un trofeo. A Doha, contro la Juventus, si è aggiudicato ai rigori la Supercoppa Italiana, ultima vittoria dell’era segnata dalla presidenza Berlusconi.
Il club, quindi, viene venduto all’imprenditore cinese Li Yonghong che, dopo appena un anno di gestione, è costretto a cedere la proprietà al fondo d’investimento americano “Elliott”.

Il primo periodo, sotto la guida statunitense, serve per equilibrare i conti della società e riorganizzarne l’organico dirigenziale. Poi, la svolta. A inizio stagione 2019-2020 Paolo Maldini, ex difensore e storico capitano milanista, viene nominato direttore tecnico; al suo fianco Frederic Massara è direttore sportivo.
L’inizio di campionato disattende le aspettative. A pagare il prezzo più alto è l’allenatore (Marco Giampaolo) che viene esonerato. Gli subentra Stefano Pioli. Con la guida del neo allenatore parmigiano comincia la risalita; ha il via una vera e propria rivoluzione. Grazie anche ad alcune fortunate mosse di mercato, arrivano per esempio a Milano Ibrahimovic e Kjaer, la squadra matura pure dal punto di vista psicologico e si lancia in un cammino sorprendente.
Pioli riesce a stravolgere, pian piano, l’identità di una squadra che sembra allo sbaraglio, ma che partita dopo partita appare ritrovatasi. L’entusiasmo è frenato nel marzo 2020, con la pausa forzata al campionato determinata dall’emergenza sanitaria connessa al covid-19. Il campionato riprende a giugno e, sin dalla prima partita contro il Lecce, il Milan conferma quanto aveva iniziato a mostrare nei primi mesi dell’anno. I rossoneri riescono, così, a inanellare una serie di 25 risultati utili consecutivi (mettendo insieme la coda del campionato 19/20, le sfide di Europa League e quelle dell’inizio di stagione in serie A 20/21). Solo il Real Madrid (formazione spagnola) è riuscita a far meglio in Europa.

In quest’ultimo periodo sono gli infortuni a minare la ritrovata serenità in casa rossonera. I lombardi, che hannodovuto affrontare pure le partite di qualificazione ai gironi di Europa League, hanno avuto, fino a ora, un calendario molto pieno. Le partite ravvicinate, probabilmente, hanno rappresentato uno stimolo eccessivo per il fisico di alcuni giocatori. Al
momento la squadra occupa il secondo posto in classifica, e -6 punti dalla capolista Inter, ed è agli ottavi di finale di Europa League. Manca poco meno di un terzo del campionato e, nonostante i tanti assenti e la stanchezza accumulata in questi mesi, a Milanello si continua a sperare in qualcosa di grande.

Testo e foto di
Alessandro Asero III I