Intervista a Plauto

I= Piacere di conoscerla Signor. Plauto

Plauto= Salve, piacere mio

I= Sono molto emozionata di intervistarla e sicuramente ritengo che sarà per me una bella esperienza. Inizio con la prima domanda: cosa le interessava davvero durante i suo spettacoli?

P= La verità è che l’unica cosa che mi interessava davvero, era far ridere il pubblico perché desideravo che i miei spettacoli fossero un momento di puro svago. Infatti ,come lei saprà, nelle mie commedie tutto era incentrato sul puro divertimento, esageravo spesso anche nelle caricature dei miei personaggi, in modo da rendere le scene esilaranti.

I= Mi sa dire tra tutte le commedie che ha scritto qual è la sua preferita, se ne ha una ,ovviamente?

P= È una domanda molto complicata, sono molto affezionato ad ognuna delle mie commedie, però forse quella di cui sono più fiero è la “Casina”, perché è stata molto apprezzata dal pubblico quando ha debuttato in teatro, proprio per la sua comicità; in seguito ho saputo che il tema delle “ nozze maschie” è stato ripreso nel teatro moderno e questo mi rende felice, perché sono stato un precursore.

I=  Una domanda che mi sorge’ spontanea è: ma lei che ne pensa del cinema?

P= Partiamo dal presupposto che essendo io uomo di teatro non potrei mai rinnegarlo ma sono rimasto comunque molto affascinato da questa nuova creazione e soprattutto da quanto lavoro c’è dietro alla realizzazione di un film. Però il teatro è tutto un altro mondo, a parer mio, perché  si crea un forte rapporto tra il pubblico e gli attori. Nessuno infatti si è mai distratto durante le mie commedie, proprio perché facevo interagire il pubblico con gli attori in scena, questo invece non accade mai durante i film.

I= Un’ ultima domanda e poi la lascio andare: sarebbe curioso di partecipare come spettatore agli spettacoli di questa epoca?

P= Direi di sì ma tutto dipende da quali sono, certamente non preferirei una tragedia , perché mi annoierei; ma assisterei con molto piacere ad altri generi di spettacoli, sicuramente la comicità per me è stata l’unico modo di fare teatro, però potrei ricredermi guardando un nuovo genere, mai dire mai!

I= Grazie della sua disponibilità, è stato davvero un onore intervistarla, spero di rincontrarla e sapere se ha avuto modo di vedere spettacoli di altri generi. Arrivederci

P= Le farò sapere senz’altro, è stato un onore anche per me, arrivederci.

Roberta Panariello III C