L’adolescenza

Fase critica e caratteristica per tutti, l’adolescenza rappresenta idealmente l’anello che congiunge l’infanzia e l’età adulta. Possiamo quindi definirla come una fase di transizione dove la crescita fisica e psicologica la fa da padrona. Dobbiamo costantemente confrontarci con dei cambiamenti di cui non siamo gli artefici. Vederci diversi ci spaventa; si sa, l’ignoto fa paura. La vera sfida sono i giudizi degli altri, i veri giudici sono i nostri coetanei. Una loro critica vuol dire non essere accettati dal branco, è come essere i reietti della società. L’adolescenza vuole anche dire cambiamenti ormonali per i quali spesso ci sentiamo instabili: come funamboli che hanno paura di cadere in un baratro di scelte sbagliate.

Scelte uguale responsabilità!

Dai quattordici anni in su iniziamo a farci carico di alcune decisioni: qual è la scuola giusta per me? Che persone è meglio frequentare? Alle decisioni corrispondono delle conseguenze; positive o negative. L’unica certezza è che dipendono interamente da noi. Passiamo dall’eseguire ciò che i nostri genitori ci consigliano al rivendicare la piena gestione della nostra vita. Oscilliamo tra una sensazione di invincibilità determinata da scelte che si sono rivelate giuste a una completa denigrazione del nostro essere, sentendoci inopportuni o non all’altezza di avere in mano le redini del nostro futuro. È proprio qui che giocano un ruolo fondamentale gli adulti capaci di indirizzarci e di farci rialzare nel momento del bisogno. Questa loro capacità, alle volte fastidiosa, li rende, a volte nostro malgrado, le nostre figure di riferimento.

Futuro e destino

A tutti capita di immaginarci a quaranta anni, magari belli, realizzati, sposati, in una bella villa nel posto più bello del mondo. Progettiamo un futuro perfetto calcolando ogni possibile variante e creando come una mappa il cui obiettivo è la felicità. Questo richiede tempo e soprattutto una focalizzazione proiettata nel futuro che rende quasi invisibile il presente. Ammiriamo ed emuliamo gli adulti identificando in loro il nostro IO futuro. Tendiamo a vedere l’adolescenza come un periodo difficile e cerchiamo di superarlo cercando di non caricarlo di eccessiva importanza. Abbiamo fretta di crescere come per passare da una situazione di instabilità a una di quiete. Con il tempo ho capito che questa stabilità è ciò che i nostri genitori vogliono mostrarci. In realtà, man mano che si cresce, la vita diventa più difficile, ma anche noi diventando più forti e più responsabili, sopportiamo e superiamo gli ostacoli; non si smette mai di crescere.

Beatrice Fichera 2QL