La mia esperienza in Ungheria con Intercultura

Quest’anno avrei dovuto frequentare il quarto superiore nella mia 4AT al “Ruiz” di Augusta. Invece, proprio in un periodo così delicato per la pandemia da Covid-19, sto vivendo il mio anno di interscambio con AFS Intercultura in Ungheria.

Quando sono partita, a settembre, ero leggermente spaventata, ma allo stesso tempo contentissima di iniziare una nuova avventura fuori dalla mia città.  Per fortuna non ero sola, perché un altro ragazzo di Augusta ha avuto la stessa destinazione e siamo partiti insieme. Non ci conoscevamo molto, ma piano piano abbiamo preso confidenza, come con tutti gli altri exchange students.

Ho iniziato a realizzare l’inizio della mia esperienza sull’aereo che ci portava a Budapest. Quando siamo arrivati siamo stati in quarantena in un hotel. Una settimana dopo la mia famiglia ospitante è venuta a prendermi e mi hanno portato a casa. Ho due genitori molto gentili e disponibili e due sorelle, una di quindici anni e l’altra di diciassette anni, con cui mi trovo benissimo.

Condividiamo tante cose: solitamente la domenica andiamo tutti insieme a fare una passeggiata o a trovare i parenti. Spesso il sabato o la domenica sera io e le mie sorelle vediamo un film insieme, o a volte cuciniamo qualcosa.

Budapest è una città bellissima. È divisa dal Danubio in due parti, Buda e Pest. Io vivo a Pest, nel XIV distretto, chiamato Zuglò. Non sono molto distante dal centro e per spostarmi da casa utilizzo i trasporti pubblici.

La scuola che frequento si chiama “Teleki Blanka Gimnazium”, è abbastanza vicina al mio quartiere anche se per raggiungerla prendo due tram. È una scuola ben organizzata, sono presenti molte attività e progetti extracurriculari.

La mia classe è formata da ben trentasei studenti. Fin da subito i miei compagni mi hanno accolta e fatta sentire parte della classe, la stessa cosa posso dire per i professori, che sono sempre molto disponibili con gli alunni. Non ci sono regole severe, ma tutti gli studenti hanno rispetto sia per gli insegnanti che per la struttura e l’arredamento scolastico. Purtroppo adesso ci sono molti casi di Coronavirus e per questo anche noi seguiamo le lezioni online.

Il Centro locale di AFS Budapest è organizzato molto bene, ci sono tanti volontari, tutti giovani, che cercano sempre di organizzare qualche attività per noi. Qui ho fatto amicizia con gli altri ragazzi ospitati che provengono da tutto il mondo.

Grazie a quest’esperienza infatti sto imparando una lingua nuova, una nuova cultura e un nuovo modo di vivere. Ma soprattutto sento che essa mi sta facendo maturare e che sicuramente mi preparerà ad affrontare il futuro con maggiore consapevolezza delle mie capacità.

Perciò consiglio a tutti di fare questa esperienza, perché non è una vacanza ma un nuovo modo di approcciarsi alla vita.

Giorgia Giustini 4AT