La Terra

La terra. Una sfera piccola e fragile nell’universo da cui, per una serie fortuita di eventi probabilmente irripetibili altrove, è nata la vita. All’inizio si è trattato di organismi monocellulari che poi, nel corso di miliardi di anni, si sono trasformati fino ad arrivare alla forma più evoluta, l’uomo. Nel corso della sua esistenza l’uomo ha combattuto contro pericoli naturali, contro climi avversi oppure contro i suoi stessi simili per i motivi più disparati, ma rispettando sempre i ritmi imposti dalla natura, senza consumare più di quanto ne avesse bisogno.

Invece, intorno alla metà del 1700, con l’avvento della rivoluzione industriale, le cose sono cambiate; le macchine a vapore hanno pian piano sostituito la forza delle braccia dell’uomo, producendo cose in quantità prima inimmaginabili ed a prezzi sempre più bassi ma consumando una quantità maggiore di risorse non rinnovabili. Prima il carbone, poi il petrolio hanno guidato il progresso della civiltà moderna ma oggi, a distanza di circa 250 anni da quando tutto è iniziato, la natura ci porta il suo tragico conto.

Il mondo sta soffocando a causa dei rifiuti che ogni giorno finiscono in mare; tonnellate di plastica finiscono nel luogo in cui è nata la vita e vicino al quale si sono sviluppate le prime civiltà, senza prestare ad esso il rispetto che meriterebbe. Ebbene sì, proprio quel bel mare che ci rende felici d’estate e dal quale arrivano sulle nostre tavole dei pesci prelibati, accumula una quantità tale di rifiuti che è difficile finanche pensarvi.

Ma i rifiuti non rappresentano l’unico motivo di dolore per la terra. Accanto ad esso c’è il problema del riscaldamento globale causato dall’immissione nell’atmosfera dei gas serra che contribuiscono ad innalzare la temperatura ed a sciogliere i ghiacciai. Le cause di questa situazione sono ormai note così come anche è nota l’unica soluzione possibile: azzerare completamente l’emissione di gas serra. Azzerare e non ridurre! Il motivo è semplice, riducendo l’emissione di gas serra non si farebbe altro che rallentare l’innalzamento delle temperature (è come lasciare un rubinetto aperto in una vasca: anche se cade solo una goccia, la vasca finirà comunque per riempirsi ma più lentamente). Azzerando l’emissione di gas serra, come detto in una recente intervista da Bill Gates (ex presidente della Microsoft nonché uno degli uomini più ricchi al mondo), si otterrebbe invece quella inversione di tendenza da tanti auspicata. Come fare ciò ?: ricorrendo sempre più massicciamente alla tecnologia, potenziando la ricerca ed utilizzando le fonti rinnovabili come l’eolico ed il solare. Tuttavia, la cosa più importante di tutte è la cooperazione internazionale perché quando i governi, i ricercatori e le aziende farmaceutiche hanno unito i loro sforzi per la lotta al Covid-19, il mondo ha compiuto notevoli progressi; i paesi ricchi non devono preoccuparsi soltanto di ridurre le proprie emissioni ma devono cercare di rendere le tecnologie verdi alla portata di tutti, non solo come gesto altruistico ma anche nell’interesse di tutti.

Siamo vicini al punto di non ritorno? Oppure questo punto lo abbiamo già superato? Difficile dirlo. La cosa più triste è che la responsabilità di questa situazione non viene avvertita da tutti allo stesso modo; anzi, la maggior parte delle persone ritiene che il problema non sia suo e che siano altri a dover prendere dei provvedimenti. Ma questi “altri” in realtà siamo noi che con le nostre piccole azioni quotidiane, con i nostri piccoli gesti coscienziosi, dovremmo cercare di fare tutto ciò che è umanamente possibile per salvare il nostro unico, fragile ed insostituibile pianeta

Ginevra Sabella III C