Oceano globale

 

“L’umanità sarà l’unica sopravvissuta ai disastri ambientali

Quando tutti i ghiacciai dei poli ai confini del mondo saranno sciolti

Gli animali di tutte le altre specie saranno estinti”

Questa è solo una delle strofe della canzone “la punta dell’iceberg” del gruppo musicale “Eugenio in via di gioia” che racconta la vita degli essere umani in un futuro 2050 distopico. Descrive un mondo dominato e popolato solo ed esclusivamente dagli esseri umani, che sarà l’unica specie a sopravvivere ai disastri ambientali; ciò allude a come sia l’uomo ad avere un impatto negativo sull’ecosistema.

Una tematica rilevante e soprattutto attuale, riportata nel testo e da cui poi si evince il titolo della canzone, è il fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai che è uno degli effetti più evidenti dei cambiamenti climatici in atto. La canzone termina:

“Ora che lo scibile umano è tutto uscito allo scoperto

La testa che spicca fuori dall’acqua non vede il proprio corpo sommerso

È la punta dell’iceberg, l’iceberg intero, il resto è andato disperso”

Le attività dell’uomo, in particolare l’immissione in atmosfera di gas serra e altre sostanze inquinanti, stanno comportando un aumento esponenziale delle temperature a livello globale, che si riflette in particolare modo sui ghiacciai nell’Artico e nell’Antartide.

Il riscaldamento globale sta letteralmente sciogliendo l’habitat artico dei plantigradi, che hanno sempre meno ghiaccio marino a disposizione per andare a caccia delle prede predilette (foche). Gli orsi sono così costretti a cercare cibo sulla terraferma dove scarseggia, oppure a fare lunghissime nuotate per arrivare alle residue piattaforme ghiacciate. Ciò li rende affamati, deboli, e le femmine non hanno grasso a sufficienza per sostenere se stesse, figurarsi per i cuccioli!

Il tempo sta scadendo, questa situazione sta già facendo crollare diverse popolazioni, ma entro pochi decenni gli effetti saranno irreversibili; si stima infatti che entro il 2100, se non si giungerà a un rimedio per salvaguardare l’ambiente e per far cessare i cambiamenti climatici gli orsi polari si estingueranno.

L’aumento dei livelli dei mari sta inoltre modificando l’habitat naturale delle tartarughe, costrette a spostarsi a latitudini più favorevoli pur di sopravvivere; esse sono sottoposte continuamente alla ricerca di un posto sulla terra ferma dove deporre le uova, assoggettandosi al rischio di nuovi predatori.

Cosa possiamo fare per limitare lo scioglimento dei ghiacciai e per salvaguardare l’ambiente?

Prima di tutto bisogna ottimizzare i consumi energetici per ridurre l’impatto di emissione di anidride carbonica; per farlo, bastano semplici gesti come scegliere elettrodomestici a basso consumo e preferire l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Sempre di più si stanno diffondendo vetture elettriche al fine di avvallare una mobilità sostenibile e per ridurre l’inquinamento. Inoltre, potremmo condurre un’alimentazione più sana ma soprattutto sostenibile, basata su pietanze locali e prodotti a kg 0.

L’impegno deve essere non del singolo, ma di tutta la popolazione. Sono dei piccoli sacrifici che attuati con costanza possono garantire un miglioramento generale.

Ornella Pannuto III C