Fino ad ora, questa era solo un’ipotesi di scienziati, che non riuscivano a capire da dove provenisse l’attrazione gravitazionale che tiene insieme le galassie. Ora, un team europeo di ricercatori ha ipotizzato che questo ammasso di materia misteriosa, con una massa pari a 10 milioni di soli, sia la causa della scomparsa di alcuni dei corpi celesti originariamente apparsi nell’ammasso stellare di Hydes. Può anche essere visto ad occhio nudo in Toro.
Si tratta di stelle che si sono formate 700 milioni di anni fa, con il loro centro a 151 anni luce di distanza: questi sono gli oggetti di questo tipo più vicini a noi. Gli scienziati hanno notato che questa formazione viene lacerata a causa di una misteriosa forza gravitazionale. Non solo: migliaia di stelle (che dovrebbero esserci anche loro) sono scomparse e gli astronomi stanno cercando di capire il motivo. Gli scienziati hanno ipotizzato che l’ aammasso stellare abbia incontrato una struttura enorme e invisibile con una massa pari a dieci milioni di volte quella del nostro sole. Una possibile spiegazione è che c’è un “alone” di materia oscura in quella regione dell’universo, una nube invisibile di particelle che è rimasta intatta dalla formazione della nostra galassia.
La ricerca è stata pubblicata su Astronomy and Astrophysics. Scienziati di un team guidato dall’ Agenzia Spaziale Europea europea (ESA) e dalla ricercatrice ceca Tereza Jerabkova dell’European Southern Astronomical Observatory hanno fatto la scoperta esaminando l’ammasso stellare Hydes nelle immagini satellitari Gaia, che sta compilando una mappa molto dettagliata dell’universo universo. “Ci dev’essere stata una interazione,- ha affermato Jerabkova- perché le Iadi sono state colpite da una forza consistente. Grazie a Gaia, possiamo vedere come sia cambiata la Via Lattea. E con queste scoperte, potremo avere una mappa dettagliata delle sotto-strutture della galassia, come mai è stato possibile”.
Damiano Porto, III M
