Tecnologia, siamo soddisfatti del mondo in cui viviamo?

Viviamo ancora sulla Terra? Siamo ancora umani o siamo già diventati robot?
Alla fine, si può dire che Orwell aveva ragione sul futuro, su di noi, sulla tecnologia. Non viviamo più sul nostro caro pianeta, ma questo si è trasformato e sta continuando a cambiare.
E’ diventato una grande telecamera che riprende tutto e sa tutto di tutti. E’ impossibile non essere guardati, è impossibile restare soli. Come dice M. Castells in Galassia Internet: “Si può dire addio alla nostra vecchia privacy”. Ma ci siamo veramente ridotti a questo punto? La tecnologia, Internet, i social network, i new media hanno cambiato il nostro mondo, ma negativamente o positivamente?” (M. Castells, Galassia Internet, trad. it., Milano 2007).

Un mondo abitato da uomini-robot, cyberbimbi e nonni con l’applewatch.
Negli ultimi decenni siamo passati dal mandarci lettere lunghe pagine e pagine a limitarci ad
un “ciao, come stai?”. Si è persa la vera comunicazione. Preferiamo utilizzare FaceTime o Skype, invece di incontrare i nostri amici al locale sotto casa. I social media sono diventati i nuovi bar, dove una volta i giovani si riunivano. Facebook, con oltre un miliardo di iscritti, è il social network più utilizzato al mondo. Mettiamo like, condividiamo, chattiamo e tutto ciò lo può vedere chiunque. I nostri futuri datori di lavoro vedranno le foto di noi sedicenni che bevevamo e ci divertiranno con gli amici. Una foto, una sola innocente foto, scattata molti anni prima e pubblicata su Internet resta per sempre e può influenzare il tuo futuro. Perfino i
bambini, le creature più belle e innocenti, ormai sono incantati da questi nuovi strumenti elettronici. A chi non è capitato di vedere un bimbo di tre anni con un telefonino in mano.
Diventeranno i nuovi ciucci? Non chiedono più di andare al parco, ma chiedono di giocare ai
videogiochi. Inoltre, ogni giorno, veniamo bombardati da una serie infinita di informazioni, notizie, spot. Se ci si collega ad Internet si viene letteralmente sopraffatti da un numero esorbitante di siti contenenti ogni genere di informazione. Ciò può avere un risvolto positivo, ma soprattuttonegativo. La gente si fida ciecamente di informazioni non sempre vere di cui la divulgazione è facilitata da Internet e la nuova tecnologia?
Siamo soddisfatti del mondo in cui viviamo? Forse ci siamo evoluti così tanto che, tra qualche anno, diventeremo immortali, non fisicamente, ma sicuramente la vecchia foto profilo con l’ex-fidanzata resterà per sempre impressa in Internet.

Flavio Leonardi, III M