Ricordare per non ripetere il passato

Di Alice Piovesan & Giorgia Casalini

Era il primo novembre 2005 quando le Nazioni Unite istituirono la giornata della memoria. In Italia la legge era stata istituita già nel 2000. La giornata della memoria cade ogni anno, il 27 gennaio, e l’evento viene celebrato sia in Italia sia a livello internazionale.

Che cosa si intende per giornata della memoria e che cosa viene ricordato?
Il giorno scelto fu il 27 gennaio perché in quella data, nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, i cancelli del
campo di concentramento di Auschiwitz vennero abbattuti dalla sessantesima armata dell’esercito sovietico. Questa giornata assume da sempre un significato molto simbolico: la fine della persecuzione del popolo ebraico.

In Italia, il 27 gennaio, rappresenta una commemorazione pubblica in onore della Shoah ed una rievocazione delle leggi razziali,
approvate sotto il fascismo, che mandarono a morte moltissimi ebrei. Questa giornata diventa un periodo storico italiano ed
internazionale imprescindibile ed importante da sensibilizzare nei confronti di tutte le generazioni. Le generazioni più giovani, che in un futuro prossimo avranno il compito di continuare a tramandare il passato, anche nelle sue forme più terribili, vivono questa giornata a scuola, leggendo, studiando, partecipando a conferenze dove il messaggio promulgato è da sempre lo stesso: ricordare per non ripetere. Ricordare perchè il ricordo che viene continuamente rinnovato è testimonianza dei più anziani, che questa terribile esperienza l’hanno provata davvero, sulla loro pelle, che ne porta i segni.

Le generazioni più anziane hanno vissuto in prima persona quel periodo e ricordano perfettamente ogni singolo momento: il terrore negli occhi, la disperazione nel cuore, la morte nel volto. Il dubbio della morte repentina, che ansimava le loro anime deboli e distrutte allo stesso tempo e che rendeva le persone inermi ed estremamente fragili sia psicologicamente che fisicamente. Loro hanno vissuto tutto questo e pochi ormai sono i sopravvissuti che possono testimoniare la loro personale esperienza; in virtù di ciò, spetterà alle generazioni più giovani continuare a ricordare quel periodo storico, riportando le parole dei reduci di guerra, in giornate commemorative, come quella della
memoria. La giornata della memoria è fortunatamente abbastanza sensibilizzata in Italia e fino ad oggi, si è sempre avuta la fortuna di vivere questa ricorrenza fra teatri, spettacoli e testimonianze, da sempre riconosciute più efficaci ed
impattanti rispetto ai consueti manuali di storia.