Rover della Nasa Perseverance arriva su Marte

Il Rover della Nasa Perseverance arriva su Marte il 18 febbraio 2021, inviando sulla Terra circa 7mila foto del pianeta rosso in meno di un mese.
Perseverance è una versione quasi identica, ma più evoluta, di Curiosity: un laboratorio mobile grande come un’utilitaria che opererà nel cratere Jezero, il sito più promettente per cercare resti di antichi microrganismi “marziani”. Tre miliardi e mezzo di anni fa, questo lago
prosciugato largo 49 km era collegato al delta di un fiume che trasportava senza sosta sedimenti, come fanno il Mississippi nel Golfo del Messico e il Po nell’Adriatico.
Sulla Terra, questo genere di habitat, conserva facilmente molecole organiche, microrganismi e fossili in un tipo particolare di rocce, le argilliti. Se valesse altrettanto su Marte, il cratere Jezero potrebbe aver preservato tracce di vita provenienti dal fiume immissario, dal lago stesso o dal sottosuolo.
Lo scopo di Perseverance è la ricerca di possibili forme di vita, presenti o passate, su Marte, e la raccolta di campioni che saranno poi portati sulla Terra nel corso di successive missioni.
Ma uno dei suoi primi compiti è, però, testare l’ambiente intorno al cratere di sbarco, grazie anche ai suoi sensori acustici, per preparare il campo al primo volo su Marte di un drone elicottero, Ingenuity, che il rover della Nasa ha portato con sé. Il primo volo è atteso in primavera e, secondo la Nasa, potrebbe rivoluzionare l’esplorazione di Marte.
Per due anni il rover setaccerà il suolo per raccogliere i primi campioni destinati a essere portati sulla Terra. La missione Mars 2020 segna infatti l’avvio del programma Mars Sample Return (Msr), di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa) e al quale l’industria italiana contribuisce con il gruppo Leonardo. I campioni raccolti da Perseverance saranno inseriti in contenitori e depositati in luoghi precisi; il recupero è affidato alla missione prevista nel 2026 e nel 2031 un’altra missione dovrà portarli a Terra.

Alessandro Macaluso III M