Tra campo e telecronaca, le due vite di Aldo Serena 

Di Simone Lucchesi

Dai goal nei derby alle più difficili telecronache. Aldo Serena sì è raccontato a tutto tondo in occasione dell’incontro effettuato lo scorso 3 giugno 2020 con gli alunni  del liceo Primo Levi di Montebelluna. Il campione del mondo del ’82, che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo si è dedicato al giornalismo, ha raccontato sé stesso e alcuni momenti della sua vita. 

 Si ricorda qual è stato il suo primo goal in serie A? 

Come dimenticarlo, la mia prima rete segnata nella massima serie è stata proprio all’esordio a San Siro in un 4 a 0 contro la Lazio. 

Cosa rappresentano i derby per lei? 

Giocare un derby e segnare un goal è un momento unico. Ho segnato un goal nel derby della Madonnina e nel derby della Mole con tutte e 4 le maglie che caratterizzano queste partite. 

A proposito, fai parte dei 6 calciatori ad aver vinto lo scudetto con tre maglie diverse non è vero? 

Corretto. Avessi vinto lo scudetto con il Torino sarei stato l’unico a vincerlo con 4 squadre diverse. 

Qual è l’avversario più forte contro cui ha giocato? 

Il più forte non lo so, ma posso raccontarvi un aneddoto. In un Torino – Udinese, vinto da noi 1 a 0, rimproverai più volte un mio compagno di reparto e Zico, al tempo in forza alla squadra Friulana, intervenne dicendo che in tal modo lo avrei solo messo in difficoltà. 

Nel calcio ci sono sicuramente momenti belli e brutti, qual è stato  il momento più brutto della sua carriera? 

Sicuramente la serata della semifinale del mondiale in Italia del ’90 dove, purtroppo, sbagliai il rigore decisivo. Trapattoni è stato molto importante per rincuorarmi. 

Passando all’altra parte della sua carriera, quella di telecronista, qual è stata la partita più difficile da commentare? E chi è il suo compagno di telecronaca preferito? 

La partita più difficile da commentare è stata sicuramente la finale di Champions tra Milan e Juve nel 2003, era una partita molto sentita da entrambe le tifoserie. Il compagno di telecronaca con il quale mi trovo meglio invece è Sandro Piccinini. 

Concludiamo con una domanda di attualità, Messi o Ronaldo? 

A mio parere Messi è più forte di Ronaldo a livello di qualità, ma il fatto che CR7 si sia costruito con l’allenamento mi porta a etichettarlo come il mio preferito, tra due comunque fuoriclasse. 

Chissà se nella nazionale del ’82 avrebbero trovato spazio…