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MY HERO ACADEMIA, un’opera, forse, rivolta ad un pubblico sbagliato

My Hero Academia è un manga shōnen, scritto e disegnato da Kōhei Horikoshi e serializzato sul Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 7 luglio 2014.

La serie televisiva anime, basata sul manga originale e prodotta dallo studio Bones, è stata trasmessa in Giappone a partire dal 3 aprile 2016, suddivisa, al momento, in cinque stagioni. Sono stati, inoltre, pubblicati anche tre videogiochi, due manga spin-off, quattro episodi OAV e due lungometraggi anime. My Hero Academia è ambientato in un mondo, in cui la maggior parte dei personaggi è dotata di superpoteri unici. Tuttavia, il nostro protagonista Izuku Midoriya, rientra nella minoranza di mondiale, priva di super poteri. Ed è qui che inizia il bello.

Midoriya ha sempre guardato con estrema ammirazione tutti gli eroi che, ogni giorno, salvano il prossimo dagli attacchi dei villain, sperando un giorno nella manifestazione di poteri che, purtroppo, in lui non si manifestano. in compagnia del suo amico d’infanzia Bakugo, nato con uno dei superpoteri più forti in circolazione che puntualmente lo spingeva a mollare. Ma il nostro protagonista, anche se arrivato sul punto di mollare, incontra l’eroe numero uno in classifica, che vedendo in lui lo spirito del vero eroe, decide di passare a lui il suo potere (essendo in attesa di un successore), e da qui inizia la scalata di Midoriya per poter diventare un giorno l’eroe più forte di tutti.
Quest’opera lascia un sacco di divertimento al creatore che può letteralmente sbizzarrirsi con ogni singolo personaggio presente, dato che ognuno di loro ha caratteristiche uniche e personalità tutte differenti, ed è così che fa, crea sketch comici, interazioni e rapporti tra i personaggi come non se ne erano mai visti prima, con un risultato decisamente godibile allo spettatore che non si annoierà facilmente.
La trama ancora in corso è ricca di moltissimi colpi di scena, combattimenti mozzafiato e ancora tanti punti interrogativi e teorie che devono ancora essere svelati e risolti.
Ma allora cosa c’è che non va con My Hero Academia? Ahimè, ancora una volta un’opera fantastica rischia di essere rovinata proprio da chi si considera un fan sfegatato, come ho già detto prima le interazioni e rapporti fra i vari personaggi sono gestiti i modo praticamente perfetto, ma qui sorge il problema: il fandom troppo tossico che spinge al limite del ridicolo (e a volte addirittura del legale) questi rapporti, parliamo di persone che vengono completamente offuscate dalle tanto famose “ship” (letteralmente “vedere due persone bene insieme”) e non riescono a giudicare in maniera oggettiva e con criterio tutto ciò che c’è di veramente bello di quest’opera, perché troppo impegnati a parlare in maniera spesso quasi ossessiva di come, ad esempio, Izuku dovrebbe stare insieme a Bakugo, ma fin qui non dovrebbe esserci nulla di male giusto? Beh teoricamente no, ma pensate che lo stesso creatore vedendo tutta questa massa di ragazzini e ragazzine che davano importanza allo show solo per poter fantasticare sulle proprie ship, ha espresso pubblicamente che non renderà assolutamente canoniche tutte queste assurde richieste da parte dei fan, che ovviamente infuriandosi hanno spesso insultato sia lui che tutto lo staff che sta dietro a questo capolavoro, si, solo per delle trascurabili ship.
In conclusione mi sento davvero di consigliare My Hero Academia a qualsiasi tipo di pubblico, dal più grande al più piccolo, proprio per la sua grande godibilità al livello intrattenitivo, ma tenetevi lontani dal fandom.

Damiano Russo, III M