Ricordando Peppino Impastato

Il film “ I 100 passi” narra della lotta contro la mafia intrapresa da un giovane di nome Peppino Impastato. Questo film è davvero interessante perché il giovane che diede inizio a questa lotta apparteneva ad una famiglia mafiosa. È proprio questo l’incredibile.

Un ragazzo che avrebbe potuto vivere con mille agevolazioni invece non si accontenta, vuole la libertà e lotta per tutta la vita per una causa che tutti consideravano persa.

Durante la visione del film, oltre a provare molte emozioni, mi sono posta delle domande, perché vorrei capire i motivi di alcune scelte, poiché solo così posso comprendere veramente i fatti descritti nel film.

Una di queste è il perché questo ragazzo si è spinto all’estremo contro la mafia.

Io penso che un uomo si possa definire tale quando è in grado di andare fino in fondo alle sue scelte.

Lui, infatti, si è dimostrato un uomo fino all’ultimo.

È un uomo che capisce che per vivere non bisogna accettare quello che la famiglia ti ha già costruito come futuro, ma bisogna lottare per vivere nel giusto e nell’onestà.

Non si può darla vinta al più forte, ma occorre combattere per i propri ideali andando contro anche alle idee della massa.

Questo ragazzo non ha mollato neanche davanti alla paura della morte.

Lui è stato un giovane esempio che anche noi ragazzi di quest’epoca dovremmo seguire.

Noi tutti oggi ci nascondiamo dietro ad uno schermo, dietro alla convinzione che la frase che appare sul PC sia l’unica e sola verità da seguire.

Dobbiamo invece essere i primi a lottare per la verità, per ciò che è giusto, perché un domani dovremo ragionare da soli, senza farci mai influenzare da cattive compagnie o consigli sbagliati e non possiamo trovare giustificazioni ad eventuali nostri errori ma cercare con onestà di affrontare la vita a testa alta.

Arianna classe 3F

SMS D’Azeglio (Genova)

Le riflessioni della classe 3F:

https://sites.google.com/view/peppino-impastato3f/home-page