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Esondazioni Seveso. Il Comune di Milano porta avanti il progetto delle vasche, ma sono davvero la soluzione? /VIDEO

Continuano a generare polemiche le esondazioni del Seveso. Da una parte il Comune, che sostiene la soluzione delle vasche di contenimento, dall’altra gli ambientalisti che esigono acque più pulite. Ecco un video-riassunto della situazione.

Il fiume Seveso, che nasce a Monte Sasso e percorre parte della Lombardia venendo poi tombinato al confine tra Bresso e Milano, fa spesso parlare di sé per le sue tristi condizioni sul piano ambientale. Il livello di nichel raggiunto dalle acque supererebbe infatti, secondo Legambiente, i valori consentiti dall’Italia e, presto, anche dall’Unione Europea, che pianifica di imporre, a partire dal 2027, pesanti tasse ai paesi membri che presenteranno acque dolci inquinate. Ma oltre al prossimo futuro, preoccupa anche il presente del fiume: il Seveso, infatti, esonda con una media di 2,5 piene l’anno, danneggiando i quartieri che attraversa per mezzo della rete fognaria, che non è in grado di contenerlo.

Dal 2014 il comune di Milano, con a disposizione 142 milioni di euro per il progetto, cerca attivamente di completare l’ampliamento di 7 aree golenali e la costruzione di 4 nuove vasche, all’esterno del capoluogo. Il progetto ha riscosso grandi segni di approvazione da parte dei cittadini residenti a Niguarda e Isola, i quartieri più colpiti, ma è stato ritardato dalla forte opposizione dei comuni che avrebbero dovuto ospitare le vasche, con l’accusa di non stare provando a risolvere il problema ma soltanto di spostarlo da Milano ai comuni confinanti.

Le vasche, infatti, non miglioreranno l’alto tasso d’inquinamento del Seveso e molti cittadini lamentano il disagio e i cattivi odori che dovranno sorbirsi in caso di inondazione, opponendosi al progetto. In particolare a Bresso, comune al cui confine è pianificata la costruzione della quarta vasca, la scorsa amministrazione, eletta col PD, era riuscita a ritardare di tre anni l’inizio dei lavori che, però, su pressione di Regione Lombardia ma soprattutto del comune di Milano, sono iniziati il 30 luglio 2020, accompagnati da manifestazioni giornaliere di dissenso da parte dei bressesi. I cittadini di Bresso lamentano la volontà di costruire la vasca nel bel mezzo del Parco Nord, una zona verde protetta, disboscandolo in parte, ed esigono, inoltre, che si arrivi prima ad una soluzione ambientale, come il controllo e le multe per gli inquinatori, e solo dopo alla costruzione di vasche, che in questo momento significherebbero solamente allontanare il problema da Milano.

In risposta, il capoluogo lombardo ha promesso che la vasca sarà riempita d’acqua e fungerà da lago artificiale, adempiendo alla sua vera funzione solo in caso di esondazione del Seveso, e per rimediare al disboscamento ha promesso di piantare il triplo degli alberi tagliati, allontanando di fatto le proteste dei bressesi e dimostrandosi più che determinato a completare il progetto entro il 2022.

di Joan Schrecklinger, 3C

Fonti:

https://www.comune.milano.it/-/seveso.-vasca-milano-parco-nord-partito-il-cantiere.-avviato-tutto-il-piano-per-la-prevenzione-delle-esondazione-del-seveso-nell-area-metropolitana

https://www.milanotoday.it/attualita/vasca-seveso-ricorso-bresso-respinto.html

https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/i-paesi-ue-inadempienti-sulla-direttiva-quadro-acque/

https://www.ilpost.it/2020/08/16/milano-perche-seveso-esondazione/#:~:text=Secondo%20dati%20raccolti%20qualche%20anno,anno%2C%20con%20picchi%20di%20otto