Come si fa a chiedere scusa in modo efficace?

Hai sbagliato? E allora che fai? Quando sbagli chiedi scusa, però la persona che hai davanti non accetto le tue scuse… Probabilmente perché stai sbagliando qualcosa nel modo in cui stai chiedendo scusa, anche se sei sincero.

Vi voglio proporre un modo grammaticalmente corretto per chiedere scusa, in modo che, in linea di massima, funzioni “sempre”. Anche perché è disarmante nei confronti della persona che ha in mano la decisione di accettare o rifiutare le tue scuse.
La prima cosa da fare è pensare alla motivazione che ti spinge a chiedere scusa. Banalmente, le tue scuse sono sincere o no? Ma anche nel caso in cui queste scuse non fossero sincere, ma dettate da un interesse, quindi sai benissimo che la persona che hai davanti ci sta marciando, però hai necessità di appianare questo rapporto anche per motivi professionali o motivi di interesse vario, questa è una cosa che devi valutare. Diciamo che la prima domanda che ti devi porre, che poi è il nocciolo della decisione di chiedere scusa, è: “Ma vale la pena scusarmi oppure no?” Quando chiedi scusa, di fatto, mostri il fianco, almeno dal punto di vista diplomatico o dal punto di vista emotivo. Quindi, probabilmente, ripensaci e chiedi: “Ma forse, forse, non sono io a dover chiedere scusa, forse è l’altra persona che dovrebbe scusarsi con me!” Nel momento, in cui abbiamo superato questa primissima fase, si procede cercando un contatto, il più diretto, possibile con la persona offesa cui vuoi chiedere scusa. La cosa migliore in assoluto sarebbe fare delle scuse “de visu”, cioè faccia a faccia. Se ciò non fosse possibile, perché c’è una distanza o qualsiasi altro motivo, potete proporre magari una videochiamata con il proprio smartphone senza nessun problema. Alla peggio, fare delle scuse per iscritto su un messaggio è il modo, secondo me, peggiore per chiedere delle scuse perché hai la possibilità di nasconderti dietro uno schermo. Se c’è bisogno di avere dei chiarimenti, si fanno dei papiri lunghissimi, si occupano mezz’ore su mezz’ore, piene magari anche di risentimento.

La cosa migliore da fare è delle scuse dirette. Diverso sarebbe, magari, in un’occasione professionale dove una e-mail, e quindi la forma scritta, conferisce un crisma di ufficialità alle proprie scuse. Un errore che vedo tantissimo ,nel momento in cui la gente mi chiede scusa oppure chiede scusa ad altre persone, è che gira e rigira la colpa ricade sulla persona offesa, quindi sulla persona che deve accettare o rifiutare le scuse. Ad esempio: “Mi dispiace che tu ti sia offeso”, “Scusami se ti sei offeso”. Sembra quasi un gioco di parole, sembra quasi una presa in giro. È sostanzialmente diverso dire: “Mi dispiace averti offeso”, “Mi dispiace avere detto cose che hai trovato offensive”. Si tratta, magari, di una sfumatura, ma in questo modo ti prendi la tua responsabilità di aver detto qualcosa che ha urtato l’altro, ed è importante!
Un’altra cosa che secondo me non va trascurata, è ripetere l’errore che hai fatto, non nel senso che tu lo devi rifare una seconda volta, ma nel senso che devi dire: “Mi spiace per… (questa precisa cosa che hai fatto)”. Questa è una tattica efficace nel chiedere scusa perché fai capire perfettamente alla persona che hai  compreso il motivo del tuo errore. Si crea così un certo legame di empatia, quindi, diciamo che questo è necessario per mettersi sulla stessa lunghezza d’onda.
Altro modo efficace per scusarti, è spiegare il perché hai sbagliato, qualcosa del tipo: “Scusami mi dispiace avere detto queste cose che ti hanno offeso, ti sei offeso perché questo è un argomento particolarmente sensibile e io adesso l’ho capito, però precedentemente pensavo forse in modo ingenuo che potessi scherzare o potessi dire queste cose con leggerezza, adesso lo so e ti prometto che non lo farò più”.
Un piccolo trucchetto che potrebbe aiutare a chiedere scusa, è dare un regalino. È frequente che la gente si sciogla molto nel momento in cui fai un regalino o un gesto gentile: una penna, un caffè, una birra, un panino. Un dono è anche un simbolo dello sforzo che stai impiegando per riconquistare la simpatia della persona che hai offeso. Dopo aver porto le tue scuse, devi offrire una compensazione che può essere un modo immateriale: “Ti prometto che questa cosa non la farò più”, “Starò attento a non offenderti più, in futuro”, oppure un: “Permettimi di offrirti un caffè”, “Ti ho comprato queste cosine perché so che ti piacciono tanto ed è un modo per farti capire che sono veramente dispiaciuto”. Oppure si può anche essere sinceri nel momento in cui sei una persona, cui non è facile chiedere scusa, quindi: “Guarda per me non è facile chiedere scusa, io so di essere molto orgoglioso e, infatti, sto mettendo da parte il mio orgoglio proprio perché ci tengo a questa relazione / perché ci tengo a essere in buoni rapporti con te”.

Lorenzo Di Dio
V DSA