Cloro, tra disinfettante e arma tossica per eccellenza

Il cloro, oltre ad essere utilizzato come disinfettante per le piscine, può essere utilizzato come arma biologica nociva sia contro l’uomo ma anche contro l’ambiente.
Il cloro fu scoperto nel 1774 da Carl Wilhelm Scheele e insistette sul fatto che si trattasse a tutti gli effetti di un elemento.
Il termine “chloros”, cloro, significa verde, si fa riferimento al colore del gas. Nella tavola periodica ha numero atomico 17 e simbolo Cl, ed è situato nel gruppo degli alogeni, termine derivato dal greco che significa “generatori di sali”, in quanto questi non metalli formano con i metalli una grande quantità di sali.

Il cloro, considerato come potente agente ossidante, sbiancante e disinfettante, è tossico, irritante, corrosivo e più pesante dell’aria. Si ottiene per elettrolisi da cloruro di sodio in soluzione acquosa. È molto reattivo. Non si trova libero in natura ma sotto forma di cloruro, soprattutto di sodio (il sale da cucina)
Il cloro viene usato anche come sterminatore di batteri e microbi dai vari impianti idrici e abitualmente è ampiamente usato nella produzione di prodotti cartacei, antisettici, coloranti, alimento, insetticidi, vernici, prodotti petroliferi, plastica.

Nel periodo della Prima Guerra Mondiale, il cloro fu il primo e il più semplice gas tossico sperimentato in un conflitto. Aggredisce le prime vie respiratorie (non raggiunge gli alveoli polmonari), causando un’immediata irritazione, con sensazione di soffocamento.
Successivamente il cloro fu un elemento, insieme al fosforo, appartenenti al composto ideato da John Davy nel 1812, ovvero il fosgene che se respirato poteva provocare la morte in quanto andava ad attaccare le vie respiratorie.
Successivamente troviamo un altro composto l’yprite, costituito dal cloro e lo zolfo, ed esso aveva un odore molto simile alla senape, così venne ribattezzato "gas mostarda”, il quale colpiva direttamente la cute creando delle vesciche su tutto il corpo e, se respirato, poteva distruggere l’apparato respiratorio.
Andando a centrare il punto principale della questione, il cloro agli inizi dei primi anni 90 hanno portato risultati allarmanti, dimostrando un impatto negativo sulla salute pubblica e, in particolare, sulla salute dei lavoratori impiegati nei cicli produttivi dell’industria del cloro.

TOSSICITÀ
Perciò in realtà se esposti a tali sostanze chimiche nocive possono causare vari sintomi diversi tra di loro come ad esempio provocare:
 Un impatto tossico sul sistema riproduttivo.
 Delle alterazioni sul sistema endocrino, ovvero gli organi e i vari tessuti.
 possono causare anche dei disturbi sul sistema immunitario, ovvero quella parte difensiva dell’organismo.
 oppure anche delle patologie in base ai tumori.

MALATTIE
Ritornando al discorso delle malattie, DDT (diclorodifeniltricloroetano) è forse l’insetticida più noto. Oggi è stato messo al bando nei paesi industrializzati, ma negli anni Quaranta del secolo scorso ha consentito di combattere la malaria e molti parassiti dell’uomo e delle piante. Tra le sostanze plastiche il PVC (polivinilcloruro) è il più adoperato per tubi, guarnizioni.

CLORO COME DISINFETTANTE
Il cloro non è soltanto nocivo, ma può essere utilizzato come disinfettante per le piscine e viene utilizzato nelle piscine per prevenire la formazione di batteri. Il suo valore (cloro libero attivo) dovrebbe essere sempre compreso tra 0,6 e 1 ppm.
I disinfettanti a base di cloro sono, fra i disinfettanti e ossidanti, i più comunemente applicati per il trattamento delle piscine. Il cloro è solitamente aggiunto come acido ipocloroso (HOCl) o ipoclorito (OCl-). Uccide i microorganismi patogeni che sono presenti nell’acqua. Quando è presente troppo cloro, esso può causare l’irritazione delle membrane mucose e degli occhi.
In più, è molto importante fare la doccia dopo essere stati immersi dentro la piscina contenente cloro e per avere un’igiene più corretta possibile.
Il cloro entra nel corpo attraverso respirazione di aria contaminata o attraverso l’ingestione di acqua e cibo contaminati. Non rimane nel corpo, a causa della sua reattività.
Gli effetti del cloro sulla salute umana dipendono dalla quantità di cloro presente e dalla durata e frequenza di esposizione.

EFFETTI NON SOLO SULL’UOMO, PURE SULL’AMBIENTE
L’utilizzo di questo gas è però molto invasivo per l’ambiente: oltre all’ampio uso di acqua, legno ed energia per la produzione di carta, questo processo di sbiancamento porta ad inquinare gravemente l’acqua che, uscita dalle fabbriche, ritorna ad immettersi nei fiumi e nei laghi.

Il cloro si dissolve se mescolato con l’acqua e in determinate circostanze può anche passare dall’acqua all’aria. La maggior parte rilasci diretti di cloro nell’ambiente sono in aria e acqua superficiale.
Una volta in aria o in acqua, il cloro reagisce con altri prodotti chimici. Si combina con materiale inorganico in acqua per formare i sali di cloro e con materiale organico in acqua per formare composti chimici organici clorurati.

Emanuele Nania, III DSA