Scontro tra titani: Biden Vs Trump

Donald Trump e Joe Biden, scontro tra due personalità completamente opposte, sotto tutti i punti di vista.

Il primo, repubblicano, è il presidente più ricco nella storia degli U.S.A., la sua politica è incentrata sul pensiero di fare grande l’America e soprattutto i cittadini americani. Nel corso del suo mandato si è dimostrato un grande stratega in campo economico-finanziario, facendo vivere agli States un periodo di complessivo sviluppo; ma è stato anche un negazionista sotto molteplici aspetti, addirittura l’unico leader mondiale a definire il riscaldamento globale un “concetto creato dai e per i cinesi, per rendere non competitiva l’industria americana”. Ha sminuito il COVID-19, mettendo in dubbio il duro lavoro dei medici e degli scienziati.
Biden, invece, è democratico, propone un programma progressista, volto a “curare” l’America. Negli ultimi quattro anni, il paese era passato dalla scienza al negazionismo climatico. Biden si è presentato alle urne con un piano per una rivoluzione energetica pulita e di giustizia ambientale, proteggendo così la salute dei propri cittadini e l’ambiente.
L’America ha un nuovo presidente, Joe Biden, che ha parlato alla nazione chiedendo unità:’’ Torniamo a essere gli Stati Uniti d’America, guariamo ‘’. Queste sono parole sacrosante che evidenziano sinteticamente ma in maniera efficace il disastro politico e sociale che ha colpito gli U.S.A durante il mandato elettorale dell’ormai ex- presidente Donald Trump. Sotto gli occhi di tutti, negli scorsi quattro anni gli Stati Uniti d’America non hanno fatto altro che retrocedere sotto il profilo sociale, accentuandosi e moltiplicandosi, non casualmente, episodi razzisti che sono culminati con l’omicidio di George Floyd.
È solito che il nuovo presidente venga riconosciuto come tale e venga onorato dagli sfidanti battuti. Ci si congratula col vincitore, strette di mani, saluti, chi perde torna a casa, l’ex-presidente fa le valigie e lascia la Casa Bianca. Pare che questo rituale sia sconosciuto al nostro caro Donald che non solo non ha voglia di complimentarsi con Joe Biden ma ha fatto sapere che non ha alcuna intenzione di ammettere la sconfitta.
Non solo, il presidente Trump ha persino intrapreso una campagna mediatica per ribaltare il voto, oltre ad essersi accampato nella Casa Bianca.
Emergono in maniera significativa i punti di contatto e di scontro tra questi due grandi uomini, che si sono protratti ben oltre l’elezione di Biden. Una domanda sorge spontanea: può questo scontro essere culminato con l’assalto di Capitol Hill? O meglio, quest’ultimo, può essere stato frutto dell’insoddisfazione di Trump?

Giulio Schiliró, III I