Il cyberbullismo è una forma di bullismo perpetrato ai danni di una persona. Questo fenomeno si è diffuso su uno degli strumenti più usati comunemente dai ragazzi e giovani adulti, internet. Attraverso la rete, il cyberbullo spaventa, minaccia, mette paura alle vittime spesso umiliandole di fronte ai coetanei. Il cyberbullismo è molto pericoloso, perché le persone possono nascondere dietro a uno schermo la propria identità con la creazione di account falsi.
I più colpiti sono i giovani che sono presenti sui social: Facebook, Instagram, Twitter e anche whatsapp. Essi possono utilizzare questi social e le chat in maniera poco corretta, giusta e sana. Attorno al cyberbullo, a volte, ci sono altre persone, ovvero gli stanti, coloro che, vedono e assistono a ciò che succede sui social, e sono silenti, altri si nascondono e fomentano il cyberbullo.
I social e le chat devono essere utilizzati correttamente e con il buon senso, nel rispetto della legge che molto spesso viene ignorata da molti e soprattutto delle persone. Ci sono diversi reati che si commettono in rete, come l’outing, recupero di informazioni private di una persona per danneggiarla, l’impersonation, l’atto di rubare il profilo di un altro oppure il revange porn.
Molte volte i genitori non sono consapevoli di ciò che stanno attraversando i loro figli, perché non hanno il coraggio di aprirsi con loro, in altri casi i genitori tendono a sottovalutare tali situazioni. I cyberbulli a volte sono ragazzi soli o pieni di rabbia, ragazzi che non hanno regole e a volte non hanno la guida di un adulto e per questo sfogano il loro malessere tramite uno schermo su altri più vulnerabili.
Le vittime sono soggette alla depressione, all’auto isolamento e in casi estremi al suicidio.
Di Jeorgette A.
