Il Cimitero di Murta

La storia del Cimitero

Un tempo le persone non venivano sepolte vicino alle abitazioni o ai luoghi frequentati. 

Nel 1835, nello stesso anno in cui iniziava la progettazione del cimitero di Staglieno a Genova, fu aperto il cimitero di Murta, un paesino situato su una collina nei pressi della città, poco distante dalla chiesa. 

In seguito all’abbandono, fu soggetto ad atti di vandalismo e inoltre fu infestato da erbacce e rovi, che nascondevano la sua bellezza.

Nel cimitero di Murta sono presenti anche tombe di persone di un certo rilievo, per esempio quella di Maria Antonietta Massuccone Mazzini, sorella di Giuseppe Mazzini. 

“La bellezza ci salverà” 

Per preservare questo antico patrimonio della Valpolcevera, nel 2019 fu avviato un progetto guidato da cittadini volontari appartenenti ai piccoli paesi di Murta e Trasta. Il progetto iniziale era piantare delle rose lungo la crêuza (una piccola scorciatoia lastricata in mattoni) che univa Trasta e Murta.

Nel 2014, però, al seguito di un’alluvione, crollò il ponte che era all’inizio del sentiero. In attesa della sua ricostruzione, si decise di sistemare il cimitero. Per finanziare queste azioni si iniziarono a organizzare eventi a base di tè (pomeriggi dedicati alla degustazione di tè e dolci o piatti salati di accompagnamento, le cui ricette sono state raccolte dai volontari nel libro “L’ora de tè in Liguria”, Sagep Edizioni).

Il cimitero è stato recuperato da un progetto creato dal Comitato Culturale “Quellicheatrastacistannobene” che dal 2012 lavora per valorizzare parti del territorio.

Fotografie di Sabrina Masnata

Un Roseto nel Cimitero

Il cimitero è chiamato anche “Roseto di Murta” perchè i volontari dell’associazione hanno deciso di valorizzarlo con una collezione botanica di rose chinensis e di ibridi di rose tè. 

Tra queste, si possono ammirare le varietà seguenti:

  • Hume’s Blush Tea Scented China  
  • Fortune’s Five Colours 
  • Rosa Fortunea (chiamata così in onore di Robert Fortune, un giardiniere scozzese che contribuì a diffondere le rose cinesi in tutta Europa).

Oltre a moltissime varietà di rose rare, in questo giardino speciale non poteva mancare la Camellia Sinensis, ovvero la pianta del tè. 

Il roseto adesso è un luogo pubblico dove si organizzano anche dei percorsi guidati. Inoltre dal 2016, nel mese di maggio, nel giardino del ricreatorio della Parrocchia di Murta si organizzano due giornate dedicate al tè e alla cucina che lo accompagna. 

Il pensiero dei collaboratori

Abbiamo intervistato due volontarie che si dedicano alla manutenzione del roseto. La prima ci ha raccontato: “Quando ho iniziato a fare parte di questo progetto mi sono sentita felice di parteciparvi e mi trovavo molto bene con il gruppo che si era formato. Inoltre condivido l’entusiasmo per la realizzazione di un sogno: il recupero di un angolo storico del nostro territorio”.

La seconda ci ha testimoniato il piacere di contribuire a questo progetto: “Inizialmente sono stata coinvolta nel progetto tramite la mia partecipazione agli eventi dell’ora del tè nella parrocchia di Murta. Mi sento gratificata e molto felice di fare quello che mi piace, ovvero lavorare nella natura insieme ad altre persone”.

Per saperne di più…

https://www.rosetodimurta.it/      

Giorgia Campi e Viola Oliviero