L’epopea dei Daft Punk è giunta al termine

Epilogo. Due robot in giacca di pelle si danno appuntamento in un deserto. Inizialmente alla stessa velocità, poi uno dei due affretta il passo, restano separati, per poi ricongiungersi, faccia a faccia. Si guardano. Quello con il casco argentato si sfila la giacca, rivelando un interruttore sulla sua schiena che, azionato, ne provoca l’esplosione. La scena si sposta all’alba mentre risuonano le note di “Touch“. Compare quindi sullo schermo un epitaffio, formato da due mani metallizzate che compongono un triangolo: «Daft Punk, 1993 – 2021».

È questo il modo con cui il celeberrimo gruppo francese Daft Punk ha deciso, il 22 febbraio, di annunciare la propria rottura

Hold on, if love is the answer you’re home

Kathryn Frazier, il rappresentante di lunga data della band, ha confermato la rottura alla celebre rivista Rolling Stone, rifiutando tuttavia di fornire ulteriori dettagli a riguardo. Dopo ventotto anni di carriera, e il culmine raggiunto nel 2013 con Random Access Memories, l’album che conteneva la hit “Get Lucky” con la quale l’anno successivo hanno vinto il Grammy, i Daft Punk si congedano ben consci di aver scritto la storia della musica.

Thomas Bangalter e Guy Manuel fondarono i Daft Punk nel 1993, diventando molto rapidamente i paladini della cosiddetta ‘French Touch‘, tra sonorità electro, house e techno. Il loro album di debutto, Homework (1997) divenne subito un punto di riferimento della musica dance, comprendendo singoli intramontabili come “Around the World” e “Da Funk”. È a partire dal 2001, anno della loro seconda pubblicazione Discovery, che il duo francese, attraverso uno stratagemma, decide di iniziare ad indossare gli iconici caschi: i due artisti hanno dichiarato, ma solo per creare un alone di mistero attorno, di essere rimasti feriti in un’esplosione ed essere dunque costretti a nascondersi dietro maschere robotiche. Nacquero così “One More Time” e “Harder, Better, Faster, Stronger” che cementificarono il loro successo globale. A seguito il terzo disco della loro carriera, uscito nel 2005, Human After All e i tour in tutto il mondo testimoniati dall’album dal vivo Alive 2007. Nel 2010 hanno firmato la colonna sonora per il remake Disney di Tron per poi trionfare nel 2013 con Random Access Memories.

I Daft Punk hanno lasciato un segno indelebile nel panorama pop globale, ma soprattutto in America: la loro corsa durante il primo decennio degli anni 2000 ha sicuramente contribuito a porre le fondamenta per il boom dell’EDM che avrebbe scosso il pop negli Stati Uniti agli inizi del 2010.

La nostra unica speranza è che questo non sia un addio, ma un arrivederci.

di Giuseppe Colameo