La scuola: dove costruiamo il futuro

 

La scuola ci serve per apprendere e per conoscere. 

Essa nel tempo è cambiata, sia tecnologicamente, sia nei modi di insegnare.

Tutti ormai incontriamo quotidianamente oggetti elettronici; chi a scuola, chi al lavoro e chi semplicemente in strada. 

Sappiamo che la tecnologia un tempo non era avanzata come oggi; ad esempio per fare le ricerche era necessario andare in biblioteca a cercare le singole informazioni e così si impiegava più tempo, anche perché ora basta cercare su Internet e in un minuto si trovano moltissime informazioni. 

Vorremmo presentare alcune testimonianze che ci permettono di portare alla luce le differenze tra la scuola di oggi e quella di ieri. Per capire cosa pensano le persone abbiamo intervistato alcuni insegnanti, genitori e alunni, dai quali abbiamo ottenuto risposte simili.

La prima persona intervistata è stata la nostra professoressa di italiano, storia e geografia e la prima domanda che le abbiamo posto riguarda quello che pensa della scuola di oggi. La sua risposta è stata: “Quando andavo a scuola non era consueto conoscere persone di nazionalità diverse, ma sono contenta che queste persone possano fare parte delle nostre scuole. Inoltre preferirei che si facesse più attività all’aperto.”

Le abbiamo anche chiesto se la scuola è cambiata in positivo o in negativo e lei ha risposto dicendo che oggi essa è più aperta al mondo, però si è ridotta la quantità di argomenti da imparare; questo induce a pensare che tutto ciò che comporta fatica sia inutile e noioso, anche se poi non è così.

Per concludere le abbiamo chiesto se pensa che le tecnologie di oggi siano utili e lei ci ha risposto che lo sono, se utilizzate con intelligenza e nel rispetto delle altre persone.

Abbiamo anche deciso di intervistare la mamma di un’alunna. Innanzitutto le abbiamo chiesto cosa pensi della scuola di oggi e lei ci ha spiegato che quella di un tempo era più formativa ma anche più selettiva e che non è molto contenta dell’attuale situazione. 

Le abbiamo chiesto se la tecnologia di oggi è utile per la scuola e lei ci ha risposto di sì, se usata nel modo appropriato.

Per finire le abbiamo domandato: “Se lei fosse una ragazza della nostra età, le piacerebbe frequentare la scuola oggi? E se fosse una scuola all’aperto?”. La sua risposta è stata: “Se fossi una ragazza della vostra età vorrei frequentare la scuola di questi tempi, perché ritengo sia un’opportunità indispensabile. Preferirei una scuola all’aperto perché, secondo me, il contatto con la natura è educativo e può far salire la concentrazione alle stelle”.

Infine abbiamo intervistato una nostra compagna di classe, Viola.

Le abbiamo chiesto: “Cosa pensi della scuola di oggi? E della tecnologia?” Lei ci ha spiegato che la scuola è molto avanzata, moderna e abbastanza organizzata. Ha anche aggiunto che tecnologia è utile per tutte le materie, per i lavori di gruppo e per fare ricerche, solo che a volte c’è la possibilità che qualcuno ne faccia un uso inappropriato. 

Per concludere le abbiamo chiesto se le sarebbe piaciuto frequentare la scuola di un tempo. Lei ci ha risposto di sì e che le sarebbe piaciuto praticare molte attività all’aperto e provare a studiare senza la tecnologia.

Sappiamo che nella scuola di ieri e di oggi una cosa non è cambiata, ovvero l’apprendimento, infatti è grazie ai professori se un giorno arriveremo a fare dei grandi lavori o a realizzare il nostro sogno.

Per finire vorremmo citare una frase di Daniel Pennac: “E’ sufficiente anche un solo bravo professore, solo uno! Per cambiarci la vita.”

 

Cecilia Rosa e Alice Esposito