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WASHINGTON 6 GENNAIO 2021: Racconto di una città segnata da paura e terrore

Ecco cos’è accaduto precisamente nella giornata in cui la democrazia americana è stata attaccata al cuore da un gruppo di sostenitori del 45esimo presidente degli Stati Uniti Donald Trump

WASHINGTON, 6 GENNAIO- “Cammineremo lungo la Pennsylvania Avenue e andremo al Campidoglio e ci proveremo e daremo (ai Repubblicani) il genere d’orgoglio e ardore di cui hanno bisogno per riprendersi il nostro Paese”, sono queste le parole con cui il 45esimo presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante un suo discorso tenutosi il 6 gennaio verso l’ora di pranzo, non convinto della validità dell’esito delle elezioni, incita la folla a marciare verso la sede del governo per poter protestare. Le parole del presidente non tardano ad entrare nell’animo dei suoi sostenitori che, convinti di proteggere lo stato dai Democratici( di cui fa parte anche il neo-presidente eletto Joe Biden), marciano verso il Campidoglio trasformando la programmata protesta in una vera e propria rivolta: numerosi manifestanti, infatti, oltrepassano le barricate del Campidoglio presidiate dalla polizia entrando nell’edificio utilizzando mezzi di vario genere quali funi per arrampicarsi sui muri o pietre per poter rompere i vetri delle finestre. Alcuni manifestanti entrano nelle stanze del Campidoglio e, una volta dentro, rovesciano i tavoli, gettano a terra i libri e strappano alcune foto; altri, invece, cercano di farsi strada verso l’aula del Senato nonostante i poliziotti facciano di guardia alle scale con i manganelli in mano. Entrati nell’aula del Senato, i manifestanti interrompono una riunione nella quale si deve prendere atto del risultato delle elezioni e riconoscere la vittoria di un presidente; creano scompiglio sdraiandosi sulle scrivanie e mettendo a soqquadro tutto l’ambiente circostante. Tra questi manifestanti spicca un uomo vestito da vichingo con una pelliccia che porta una bandiera in mano, il suo nome è Jake Angeli: egli è soprannominato “QAnon Shaman”, “Q Shaman” e “Yellowstone Wolf”, ed è convinto, come altri dei suoi compagni, che ci sia una trama segreta organizzata da alcuni poteri occulti che agirebbe contro il 45esimo presidente degli Stati Uniti Donald Trump; inoltre egli afferma che a lui spetta il compito di spiegare alle persone la forma di tale complotto e lo fa anche grazie a facebook dove mostra a tutte le persone le sue teorie complottistiche e le foto delle manifestazioni a cui prende parte. Dominato dalle parole di Trump, egli ha voluto far sentire la sua voce in modo così forte da farsi arrestare ed essere accusato di infrazione e disordini violenti all’interno del Campidoglio.

Durante il pomeriggio, dopo aver ricevuto un ammonimento da parte dal suo ex direttore delle comunicazioni e da Biden stesso, Trump tramite un messaggio su twitter convince i suoi sostenitori a cessare le violenze e rimanere pacifici, ricordando poi quanto il suo partito si basi sulla legge e sull’ordine e il rispetto verso gli uomini e le donne in blu, ovvero i poliziotti.

Più tardi Trump pubblica un video in cui ribadisce l’invalidità del risultato delle elezioni e intima ai propri sostenitori di ritornare a casa in pace.

I manifestanti sono stati sgomberati dall’area del Campidoglio a notte fonda e in seguito il Congresso si è nuovamente riunito per discutere sui voti dell’Arizona e, dopo varie obbiezioni si è giunti al risultato finale che ha visto la vittoria di Biden, con 306 voti, su Trump, che invece ha avuto 232 voti.

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