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Ricordi su rullino: tornano di moda le macchine fotografiche analogiche

Durante il corso della nostra vita immortaliamo continuamente i momenti che passiamo, catturiamo un secondo che potremmo rivivere per sempre attraverso le immagini. Noi ragazzi, nati in quest’epoca totalmente digitale, fin da bambini abbiamo la possibilità di scattare semplicemente sfiorando uno schermo, basta un “click” per produrre quei ricordi che poi ci rimarranno negli anni; fotografiamo ogni cosa, pensando che ogni momento ne valga la pena. Ogni piatto al ristorante, ogni viso, ogni paesaggio, ogni nuovo acquisto, ogni tramonto… ma cosa ci rimane sul serio? Una galleria stracolma di cose superficiali che probabilmente un giorno andrà persa quando qualcuno ci ruberà il telefono, quando cadrà mentre siamo pronti al “click” di cui parlavo prima rompendosi in mille pezzi o quando finirà in acqua mentre proviamo a farci una foto al mare. Almeno questo succedeva fino a quando, nell’ultimo periodo, non si è tornato alle vecchie macchinette analogiche. Tutti ne potrebbero avere una in casa senza nemmeno saperlo, sepolta in uno scatolone in soffitta, in cassetti di cui nemmeno conoscevate l’esistenza; in questo caso, è giunto il momento di prenderla, scendere subito a comprare un rullino e scattare. I negozi si stanno rifornendo di queste macchinette e di rullini di ogni tipo, in bianco e nero e a colore, poiché questo tipo di fotografia sta tornando di moda; i colori meno definiti, le piccole imperfezioni e le foto leggermente sgranate sono quelle che tutti desiderano e che rendono l’immagine più profonda. Purtroppo per il momento le macchine fotografiche analogiche più diffuse tra i ragazzi sono quelle usa e getta, inquinanti e con un costo abbastanza alto se si considera anche il loro sviluppo, anche se sicuramente presto anche quelle riutilizzabili torneranno sul mercato; per il momento dobbiamo accontentarci di quei 27 scatti da far sviluppare. Questo numero ridotto, però, fa in modo che chi scatta scelga precisamente momenti importanti per cui vale la pena usare il rullino. L’obiettivo dovrebbe e deve essere far si che ogni immagine ci porti alla mente un ricordo, vivere una vita infinita nelle nostre fotografie.

Sofia De Martino

3A Liceo classico G.B. Vico Cambridge Napoli