La micromobilità elettrica

Nel giugno del 2019, il governo dà il via alla sperimentazione nelle città italiane alla micromobilità: hoverboard, segway, monopattino elettrici e monowheel che potranno circolare in ambito urbano, su aree pedonali, aree e piste ciclabili, zone e strade con limite di velocità di 30 Km/h e che tutti i mezzi devono essere dotati di regolatore di velocità.
Si ritiene che il mercato condiviso della micromobilità in Cina, Europa e USA vale dai 300 ai 500 miliardi di dollari entro il 2030. Secondo un’analisi svolta da Forbes le prime 5 aziende di monopattini elettrici hanno raccolto complessivamente oltre 150 milioni di dollari dal 2018.
La micromobilità costituisce una preziosa occasione per i privati e per le numerose aziende, non solo quelle attive in questo settore ma anche per tutte coloro che vogliono dare il proprio contributo alla trasformazione green delle proprie città.
Come sappiamo i temi dell’inquinamento atmosferico e del riscaldamento globale del Pianeta hanno avuto negli ultimi anni un ruolo sempre più importante nella sensibilità pubblica, infatti si è iniziato a parlare di soluzioni di mobilità sostenibile.  Proprio per ridurre le emissioni nocive legate al trasporto pubblico e privato ci si è rivolti alla micromobilità elettrica. Infatti, per esempio, con un monopattino elettrico si arriva ovunque si voglia andare, ci si dimentica del problema di trovare parcheggio, non si rischia di rimanere bloccati nel traffico e, contemporaneamente, si contribuisce a una diminuzione dell’inquinamento. E per le lunghe distanze, dove può effettivamente risultare “scomodo”, si risolve con l’integrazione con altri mezzi di trasporto .
Anche lo Stato dà delle agevolazioni allo sviluppo di questo settore .In particolare, le imprese del nostro Paese che desiderano acquistare uno o più micro-mezzi elettrici possono sfruttare il Bonus Mobilità. Si tratta di un’agevolazione fiscale prevista dal Governo che consente alle aziende di recuperare una parte del proprio investimento .
La diffusione nelle nostre città di questi nuovi mezzi comporta anche l’adeguamento di percorsi ,strade e regole in termini di sicurezza stradale. In molte città, sono state create nuove e efficienti piste ciclabili , e posteggi anche se ad oggi un problema assai comune è l’ abbandono di questi mezzi soprattutto monopattini elettrici, in giro per la città senza un criterio ,incuranti del decoro delle città stesse.
Anche l’emergenza Covid-19 ha dato una accelerata all’incremento della micromobilità, infatti questi mezzi elettrici sono considerati a basso rischio per la diffusione del virus, si viaggia da solo, senza entrare in contatto con altri o con cose toccate da altre persone, sono quindi il mezzo adatto a rispettare senz’ altro le norme di distanziamento sociale.La comodità sta anche nella gestione di questi mezzi, infatti, la manutenzione e la burocrazia sono a carico della società di noleggio. Molti di questi mezzi si usano sbloccandoli col nostro smartphone che ormai è diventato essenziale in ogni ambito della nostra vita quotidiana.
Ancora non si conosce quale sarà la diffusione di questi nuovi mezzi per spostarci nelle nostre città, ma due sono i punti evidenti ossia favorirà la svolta green delle città e sicuramente hanno un grande appeal sulle nuove generazioni.

Andrea Puglia, IV