Ann Hebert, vicepresidente e general manager di Nike, ormai uno dei brand più popolari e usati in tutto il mondo, ha dato le dimissioni in seguito all’uscita di un articolo che raccontava il business da reseller condotto dal figlio, Joe Hebert e dalla sua società West Coast Streetwear.
In un articolo pubblicato qualche giorno fa da Bloomberg, si legge di come il giovane una volta abbia speso $132,000 USD in scarpe limitate con una carta American Express – che solo oggi si è scoperto essere appartenuta alla madre.
Come possiamo immaginare, Nike non permette in alcun modo ai propri impiegati di prendere parte a business legati alla rivendita di scarpe, ormai azione sempre più frequente su siti internet o da privati che rivendono le scarpe limited edition e non solo a prezzi differenti dall’originale.
“Non c’è mai stata alcuna violazione di company policy, conflitto di interessi o passaggio di informazioni, né tantomeno una affiliazione di tipo commerciale tra West Coast Streetwear e Nike“, affermava Ann già nel 2018.
Le parole che potrebbero scagionare la madre di Joe Hebert dalle accuse non sono però bastate a far ricredere gli utenti sul web, che hanno continuato a sostenere le proprie ipotesi legate alle vie prioritarie di cui il figlio ha potuto godere, e che secondo molti l’hanno portato a “trovare” ben tre paia di Nike Mag in un garage comprato per soli $75.
Alessandro Di Muccio VF
Immagine di copertina tratta dal sito mvcmagazine.com