Ambiente:la situazione nel ventunesimo secolo

“ Nel corso degli ultimi decenni la situazione ambientale sta drasticamente peggiorando”, “ Siamo ad un punto di non ritorno”, “ Se non agiamo adesso tra 50 anni subiremo gravi conseguenze ”. Sono  queste le frasi che, ogni giorno, sentiamo pronunciare dagli ambientalisti e che ,puntualmente, decidiamo di ignorare;  perché l’uomo è fatto così, cammina a testa alta con una benda sugli occhi e prova disinteresse verso tutto quello che non vuole vedere. Viviamo su questa terra da circa 200.000 anni, 2000 secoli  in cui, a causa del nostro egoismo, abbiamo causato solo danni al pianeta e siamo arrivati ad un punto di non ritorno. La situazione peggiora ogni giorno: molti animali sono in via di estinzione, le acque degli oceani diventano sempre più torbide e l’aria sempre più inquinata; e cosa sta facendo l’uomo per cercare di salvare  la Terra da una catastrofe? Poco o niente, anzi continua a soffocare il pianeta,  abusando delle sue ricchezze. Sono poche le persone che hanno veramente a cuore questa questione, ma, purtroppo, sono proprio coloro che cercano di metterci in salvo ad essere ignorati poiché ,secondo la maggior parte della popolazione, sono altri i problemi a cui pensare. Un’importante attivista è Greta Thunberg, una ragazzina svedese, che ha il merito di aver dato il via a manifestazioni, come il “Fridays for future”, a cui tutti sono invitati a partecipare. Una credenza comune è che da soli non si possa fare la differenza; quante volte abbiamo pensato:” non sarà certo la mia bottiglia di plastica buttata a terra ad essere la condanna per la terra”. Questo pensiero che attraversa la testa della maggior parte delle persone è sbagliato: se non iniziamo noi, nel nostro piccolo, a fare la differenza come possiamo pensare di migliorare la situazione?  Un importante  poeta del 1800,  Giacomo Leopardi, ha scritto un dialogo tra uno gnomo ed un folletto che discutevano a proposito della scomparsa del genere umano: alla fine della storia i due personaggi principali riflettono sul fatto che gli esseri viventi sono convinti che tutto ciò che li circonda sia stato creato per essere sfruttato da loro. È importante capire che non siamo soli su questa terra e, soprattutto, non  tutto ciò che vediamo è stato creato per noi, anzi dobbiamo imparare a rispettare i nostri “coinquilini” e smettere di abusare di loro. Nel corso del 2020, a causa della pandemia da coronavirus, a gran parte della popolazione mondiale è stato imposto un lungo periodo di  lockdown.  Grazie a questa situazione è stato “spento l’interruttore” di quella potente macchina distruttrice chiamata uomo. Nonostante “ il blocco”  a cui sono state sottoposte moltissime persone, il mondo non si è fermato, anzi tutto ciò che per anni è stato soffocato dalla cattiveria umana, è finalmente tornato a galla.  È triste pensare che per dare un po’ di aria al pianeta ci sia voluto un avvenimento così terribile. E’ come se il pianeta avesse deciso di far sentire la sua voce e di punirci per tutto il male che gli abbiamo fatto . L’amara verità è che solo  quando l’acqua sarà diventata nera e l’inquinamento avrà fatto calare il buio sul mondo, l’uomo smetterà di mettere in secondo piano i problemi ambientali. A quel punto sarà troppo tardi.

Camilla Patscot

3A Liceo classico Cambridge G.B. Vico Napoli