Ai tempi d’oggi il concetto di ecologia è parte delle nostre vite: l’umanità sta infatti diventando sempre più cosciente del proprio rapporto con la Terra, date le numerose avvertenze di pericolo che essa ci ha dato negli ultimi anni. In seguito ai disastri naturali causati dall’uomo nel corso dei secoli, un concetto che 10 anni fa avrebbe potuto essere definito superfluo, adesso è una necessità. La tematica ambientale ha evidenziato uno dei difetti più grandi del genere umano: la tendenza a non prevenire i problemi e a risolverli solo quando diventano ingestibili. Avendo messo da parte la propria indole individualista, l’uomo si sta impegnando, in un modo o nell’altro, in questa missione “green”; sono prova di ciò i numerosi Fridays For Future, manifestazioni pacifiche guidate dai giovani; le molteplici sensibilizzazioni a riguardo presenti nei social media; l’ascesa di personaggi come Greta Thunberg, nota attivista svedese che lotta in prima fila per questa causa. Bisogna dire però che non tutti i paesi partono con le stesse risorse in questa gara all’ecosostenibilità; grazie alla sua ottima predisposizione naturale, l’Islanda, già nota per i suoi paesaggi mozzafiato e la fusione tra ghiaccio e fuoco, ottiene il primato per il paese più environmentally friendly al mondo. Questa piccola isola vulcanica situata all’estremo nord dell’Europa è per la maggior parte inospitale in quanto dominata dai ghiacci, tuttavia la parte meridionale, dove sono situati la capitale e gli altri centri maggiori, offre uno stile di vita sano e tranquillo. La supremazia ecologica di questa meravigliosa nazione non finisce qui: la capitale Reykjavik si è difatti posta come obiettivo il 2040 per completare il piano climatico mirato al 100% carbon neutral: a mettere il sigillo a questa promessa vi sono già le abitazioni completamente alimentate dall’energia idroelettrica e riscaldate dall’energia geotermica, grazie alla presenza di numerose sorgenti naturali di acqua calda che percorrono tutta l’isola e che costituiscono un grosso vantaggio sia dal punto di vista ecologico, ma anche in ambito industriale e turistico. Il “pezzo forte” del progetto climatico riguarda la mobilità: data la particolare posizione della nazione, il sindaco di Reykjavik Dagur Eggertsson aspira alla “densificazione urbana”, un processo che permetterebbe gli spostamenti in bicicletta, limitando l’uso di automobili. In un periodo dove l’uomo è diventato un parassita che consuma il suo ospite da secoli, questa piccola isola nordica funge da apripista di una grande missione: rendere virale l’obiettivo “green”.
Matteo De Martino
3A Liceo classico Cambridge G.B. Vico Napoli