Lo strano caso di Igor e Rogi

Era il 5 marzo del 2053 quando le mie numerose ricerche ebbero i loro frutti. Sapevo che tutto ciò che esiste è legato energeticamente, che tra ogni essere vivente e non vivente vi è un legame invisibile. In poche parole voglio dire che vi è equilibrio tra tutto ciò che esiste, e che esso si ottiene bilanciando perfettamente il male e il bene. Per fare un banale esempio ad ogni persona buona ne corrisponde una cattiva.

Se ci fosse un modo per misurare con un’unità di misura il male e il bene totali presenti in tutto ciò che esiste, si otterrebbero dei risultati uguali. Ma attenzione, ho detto che il potere complessivo del bene è uguale a quello del male, non che il potere del singolo buono è equivalente a quello del singolo male. È successo solo una volta che il potere dei due singoli fosse uguale. Questo è il caso di Igor e Rogi.

Mi ricordo che un giorno entrò nel mio ufficio un membro dell’FBI, imponendomi di abbandonare tutto ciò che stavo facendo e di seguirlo subito alla casa base. Arrivati, mi spiegarono che avevano realizzato uno strumento in grado di misurare il potere del bene e del male ed avevano identificato due persone, una l’opposta dell’altra che avevano la stessa “potenza”.

Igor era il singolo buono, mentre Rogi era il singolo cattivo. Il primo era un parroco e, fin da quando era piccolo, dedicava interamente la sua vita a compiere opere di carità e fare del bene. Il suo opposto, Rogi, apparteneva a un circolo di malavitosi, quel genere di persone che guadagna solo ed esclusivamente con azioni illecite. Mandarono degli agenti a recuperarli e a trasportarli nella casa base. Quando arrivarono li sottoposi al test per verificare se fossero effettivamente due perfetti opposti e, dai risultati, si evinse benissimo che le teorie dell’FBI erano realmente fondate. L’obiettivo era quello di scoprire cosa sarebbe potuto succedere se i due si fossero uniti in un’unica persona. Cosa che consideravano pura fantascienza, ma pure andare sulla luna era considerato tale ed essendo l’uomo riuscito in tale ardua impresa, perché non poteva riuscire anche in questa?

Alcuni membri dell’FBI iniziarono a pensare a quale fosse il metodo migliore e nello stesso tempo sicuro per i due signori, arrivando alla conclusione di adoperare un acceleratore di particelle. Igor e Rogi chiaramente si opposero, non volendo perdere ciascuno la propria identità. Così, senza la loro approvazione, ma con l’utilizzo della forza, furono lanciati l’uno contro l’altro ad elevata velocità, come da protocollo acceleratore, ma senza ottenere il risultato desiderato.

In un attimo di distrazione i due riuscirono a fuggire, ed è proprio trascorrendo del tempo assieme che acquisirono nuove consapevolezze. È vero che “l’unione fa la forza”, da soli non potevano fare granché, ed è così che capirono anche il perché di quell’esperimento considerato assurdo fino a quel momento.

Capirono dunque che nessuna tecnologia, per quanto potente potesse essere, poteva riuscire a farli unire. Solo con la loro reciproca volontà e collaborazione, con l’apporto del bene e del male, si sarebbe ottenuto il risultato ambito. In questo modo Igor e Rogi celebrarono la nascita di un unico nuovo individuo in cui vi era un equilibrio interiore tra bene e male.

Francesco di Fazio I QL