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ATTACK ON TITAN S4, recensione sulla prima parte dell’ultima stagione della celebre serie animata giapponese

Attack on titan o conosciuto qui in Italia come L’attacco dei giganti è senza ombra di dubbio uno degli anime più in voga del momento. Un paio di settimane con l’uscita dell’episodio 16, è stata sancita la fine della prima parte dell’attesissima ultima stagione dell’anime, che tornerà l’inverno del 2022. Nel mentre possiamo analizzare i punti di forza e debolezza della stagione.

Prima di fare tutto ciò una piccola introduzione sulla trama della serie. Il tutto è ambientato in questo mondo in cui sembra che l’umanità sia confinata in delle mura per essere protetti da questi Giganti/Titani, esseri alti come alberi che sembrano mangiare persone senza un apparente motivo. Per cento anni la pace prosperò nelle mura, fino a quando una breccia non fu aperta da un gigante alto più di 50 metri. Da qui comincerà la serie, dove i nostri personaggi cercheranno in tutti i modi di scoprire di più su questi esseri, per sconfiggerli, arrivando pure a scontrarsi con altri umani, causando la guerra che farà da sfondo a questa stagione.

Questa quarta stagione riprende molte tra le caratteristiche che hanno reso Attack on Titan così celebre. Ad esempio la colonna sonora, parte per cui la serie è stata sempre lodata, è stata prodotta principalmente da Samuel Kim, a differenza delle altre tre stagioni in cui il producer fu Hiroyuki Sawano, che personalmente preferisco a Kim. Le tracce ricalcano quell’atmosfera di epicità che avevano contraddistinto le precedenti colonne sonore della serie, utilizzando cori e strumenti come i violini. Personalmente se dovessi decidere quale traccia della serie consigliarvi dovrei senza dubbio scegliere YouSeeBigGIrl, prodotta da Sawano per la seconda stagione della serie, la traccia è un’unione perfetta tra musica classica e chitarra elettrica che rende il tutto quasi solenne.

Molte persone sul web hanno puntato il dito e criticato lo stile d’animazione dello studio Mappa, che ha preso il posto lasciato vacante da Wit Studio che si era occupata dell’animazione per la serie per le scorse stagioni, principalmente per l’uso della CGI che ha fatto storcere molto il naso a tante persone fan di uno stile d’animazione più tradizionale. Personalmente ho amato il lavoro che Mappa è riuscita fare in poco più di un anno, considerando che Wit di media ha avuto circa 2 anni e mezzo per produrre ogni stagione. Sono riusciti a dar vita a un progetto molto ambizioso, producendo allo stesso tempo un altro degli anime più celebri del fine 2020 ed inverno 2021: Jujutsu Kaisen, per cui lo studio nipponico è stato lodato per l’alta qualità delle animazioni. Considerando questi elementi non mi sento di criticare il lavoro da loro fatto, pur preferendo anch’io l’animazione di Wit Studio.

Arriviamo ora alla parte probabilmente più importante per ogni serie/film: la trama. La serie, come la maggior parte degli anime, è un adattamento, in questo caso dell’omonimo manga di Hajime Isayama che pubblica capitoli della serie dal 2013. Non avendo letto ancora l’opera originale non vi saprei dire quanto la serie sia stata fedele ad essa, ma vi posso dire che l’anime è riuscito in modo egregio a raggiungere le mie aspettative e anche a superarle. La trama è ricca di colpi di scena, momenti di tensione, dialoghi quasi perfetti che sono a riusciti a creare un clima di suspense che ha fatto sembrare quella settimana d’attesa tra ogni episodio un’eternità. Uno dei punti di forza della serie sono sicuramente le sequenze di combattimento che sono state accantonate per esplorare più a fondo il tema centrale di questa stagione: la relatività della morale umana. Lo spettatore si troverà infatti a chiedersi se vi sia effettivamente qualcuno nel torto o se sia tutto un prodotto di questa grande guerra.

In conclusione mi sento di dire che questa stagione è pressoché perfetta, non è stato sicuramente ciò che mi aspettavo che fosse ma è riuscita in qualche modo anche a migliorare un qualcosa che ritenevo già di un veramente alto livello. Consiglio la visione della serie anche se non si è grandi fan di anime, perché questa serie ha la potenzialità di essere tramandata negli anni come non solo uno dei migliori anime di sempre, ma serie di sempre in generale.

Il mio voto per questa quarta stagione è un 9, aspettando la seconda parte nel 2022.

Recensione di Franc De Leon 5D

foto copertina: poster ufficiale della quarta stagione di Attack on Titan