Attenti alla bomba

Anni di piombo: Milano, 12 dicembre 1969, strage di piazza Fontana, grave attentato terroristico, causa 17 morti e 98 feriti, primo anello di una catena di attacchi terroristici avvenuti durante gli anni 70 in Italia. 

È il 2 agosto 1980 quando alla stazione di Bologna esplode un ordigno causando 85 morti e 200 feriti. 

Il 9 maggio 1978, Aldo Moro viene ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4, assassinato dalle Brigate Rosse. 

Questi sono alcuni degli attentati terroristici che rientrano nella cosiddetta “strategia della tensione”. 

Terrorismo ma anche la criminalità organizzata come la mafia in Sicilia, la Sacra Corona Unita in Puglia, la Camorra in Campania e la ‘Ndrangheta in Calabria. 

Per capirne le cause poniamo attenzione ai fattori sociologici dell’Italia nel periodo del dopoguerra: tensioni politiche e sociali, cambiamenti economici causati dal passaggio della realtà agricola a quella industriale con l’assenza di cultura sindacale e politica. Difficoltà a riadattarsi al ritmo dei cambiamenti.

In che modo possiamo adottare misure anti-terroristiche? Raddoppiando i bilanci dei servizi investigativi e individuando i finanziamenti dei terroristi e dei criminali, anche se ciò potrebbe portare ad attacchi di reazione ancora più frequenti, determinati dai risentimenti. 

Sta a noi e alle generazioni future portare ad un cambiamento mettendo a frutto un sentimento che spesso non viene considerato: l’amore per la vita.

Giorgio Dipilato, 3G