Credere nei sogni

Di Ettore Carugo

Fin da quando siamo piccoli ci hanno sempre insegnato a credere nei sogni. Questo si può capire dalla domanda che ci facevano sempre: “cosa vuoi fare da grande?” ognuno poteva rispondere ciò che voleva, viaggiando con la fantasia e generalmente tutti sceglievano un lavoro difficile da ottenere. Crescendo i sogni diventano sempre un po’; meno presenti nelle nostre menti
perché chi pensa troppo in grande viene deriso dagli altri. È evidente che non bisogna confondere la realtà e le vere possibilità con il sogno, però è fondamentale possederne uno. Bisogna anche fare attenzione a non pensare al nostro desiderio in maniera ossessiva, dal momento che se per qualsiasi motivo non si dovesse realizzare dobbiamo avere la capacità di prenderne atto e lavorare per un altro obiettivo senza essere troppo demotivati. Il mio sogno da qualche anno è quello di diventare campione del mondo nel pugilato, infatti lavoro duramente settimana per settimana per migliorare le mie capacità nella boxe, ma sono ben consapevole che questo per ora è solo un utopia e ci sono molti fattori che potrebbero far si che non si realizzi mai. È più saggio
quindi pensare a cosa realmente nel mio piccolo posso fare veramente fare in questo momento; come il primo match o lavorare sui miei difetti il più possibile. Tra le molti frasi motivazionali che si sentono ripetere apprezzo particolarmente quella che recita: “Se il tuo sogno non ti spaventa, non è grande abbastanza” perché effettivamente quando si viaggia con la fantasia non ha senso porsi dei limiti, è corretto quindi pensare a cosa ci farebbe più piacere accadesse in assolto anche se forse non si realizzerà mai. Pensare in grande è l’unico modo per poi avere comunque successo nella vita perché se lavoriamo molto per raggiungere un determinato livello, comunque vada otterremo comunque di più rispetto a chi si è posto limiti.